Una preghiera piena di speranza

E' un appuntamento ormai da tanti anni che richiama nel Santuario della Consolazione a Santa Maria di Galeria tante famiglie che hanno subito il terribile lutto della perdita di un proprio caro in un incidente stradale. Nata ormai più di dieci anni fa, questa celebrazione culmina nel gesto, semplice ma profondamente significativo, di portare all'altare, davanti alle immagini di chi ha perso la vita sull'asfalto, un lume acceso. Quel lume significa preghiera, significa ricordo, significa speranza. La Chiesa intende rimanere vicino, proprio custodendo il ricordo e la speranza, alle famiglie che non possono dimenticare il dolore e indica loro la strada della fede come via sicura per ritrovare, in Dio, i propri cari amati. Ha detto Mons. Ruzza: "solo con comunità cristiane pronte a dimostrare che l'amore fraterno è potentissimo, allora possiamo immettere nella società i germi della bontà".

Piene di tenerezza, come sempre, le parole del Vescovo che incoraggia i presenti ad affidarsi a Dio che ha risuscitato il proprio Figlio dopo avergli chiesto di entrare nel buio della morte: "ma quella morte Gesù l'ha distrutta con la forza dell'obbedienza e dell'amore". "Guardando queste foto di persone che non sono più tra noi per una tragedia che li ha colpiti ci chiediamo: dove sono? sono dinanzi al Signore, nessun altro può darci questa speranza che diventa certezza". Il Vescovo raccomanda di entrare nel rapporto della fede, amando Dio con tutto il cuore, l'anima e le forze; solo così si può sperimentare la forza della vita che va oltre la morte. "Il dolore della morte riusciamo a guardarlo in faccia perchè lo guardiamo con amore; è quell'amore che vince la morte e la fa superare e ci rende vicini i nostri cari oltre la morte". 

Il canto dell'assemblea, solenne e mesto insieme, esprime il dolore della morte e la luce della risurrezione: "Io credo, risorgerò - Quando busserò alla tua porta, avrò fatto tanta strada ... ". Termina la celebrazione e, al lento rintocco della campana, in silenzioso ordine vengono portati all'altare i lumi con i nomi scritti. E sono sempre tanti, molti li conosciamo perchè figli e fratelli. Tanti sono noti solo a chi con grande dingità porta nel cuore il dolore del distacco che oggi, nella preghiera, speriamo che sia un pò meno aspro. Potenza della fede e dell'amore che vengono dall'alto.

Maria Rigali
foto: Daniele Baiano