San Francesco

In occasione di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, cui è dedicata la chiesa di Marina di Cerveteri, il 4 ottobre ha sempre rivestito una particolare importanza per l’intera comunità. Per quella data tutti sono chiamati a dare testimonianza della propria devozione al Santo le cui qualità non si finisce mai di scoprire e di rimanerne profondamente colpiti e affascinati.

Giorni di festa dove troveranno spazio la riflessione, la musica, il canto, il divertimento, la sana convivialità e condivisione di pasti. Dopo i tre giorni del triduo con l’intronizzazione della statua nel fine settimana infatti si avvicenderanno momenti spirituali ad altri di puro svago.

Venerdì 4 ottobre dopo la santa messa delle ore 18 in cui verrà distribuito (ad offerta libera) il pane benedetto del Santo, alle ore 19 sarà ricordata la sua figura straordinaria che ha scelto di vivere il Vangelo in prima persona, con la discussione di un libro “La sacca e il bastone, sulle orme di Francesco”, in cui l’autore Egildo Spada parlerà del Poverello d’Assisi “che infonde un esaltante senso di fiducia nei confronti della vita e dà una benefica scossa ad ogni uomo”.

Un invito a lasciarsi affascinare dalla sua “Perfetta Letizia” in contrapposizione a questo mondo che, nelle sue continue e tangibili contraddizioni, sembra sempre respingere e creare discordie. Eppure l’insegnamento benché in mezzo a tanto dolore era chiaro e semplice: Amore per Dio, per tutto il Creato una continua lode a Lui in mezzo a luoghi così cari. Un pellegrino nell’anima prima ancora che nei passi. Tra quella natura che egli accarezzava con lo sguardo e finì per declamare con parole meravigliose e indimenticabili nel capolavoro del Cantico delle creature: un inno alla bellezza della quale spesso dimentichiamo di gustare i colori, gli odori per questa fretta che tutti ci accomuna e ci consuma.

L’uomo contemporaneo infatti è schiacciato dalle cose, dalle persone, dai desideri pensa che “nell’avere” ci sia il senso portante della vita e tale atteggiamento genera il vuoto, gli impedisce di crescere nella vera armonia della vita. La povertà di Francesco affascina poiché in essa e da essa scaturiscono la vera pace e l’autentica letizia. Ma quanta fatica per raggiungere il suo livello.

Sabato 5 ottobre la giornata si rallegrerà con un inevitabile e sempre molto gradito spazio conviviale: alle ore 20 la Comunità si incontrerà per consumare insieme un pasto che non è casuale averlo intitolato cena del Poverello, cui seguirà il Festival della Provvidenza: un bel momento di musica e divertimento con una ricca gara canora giudicata da un pool di persone d’eccellenza! E ci saranno anche tanti premi. Per informazioni e prenotazioni chiamare Luana al 3476423206.

Danila Tozzi