Seguire Maria
Anche in questo 2024, nella località marina di Santa Severa, nel pieno dell’Anno Mariano Diocesano indetto dal nostro Vescovo, si è svolta la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria. Si è notato come l’attenzione e i comportamenti sociali si sono spostati sui festeggiamenti profani del Ferragosto che, particolarmente in questo giorno di mezza estate, assumono i connotati tipici dei baccanali di antica e romana memoria. Proprio perché non per tutti, moltissimi forse anche più degli anni precedenti, sono stati sia i vacanzieri come i residenti, che a partire da Mercoledì 14, hanno affollato la chiesa parrocchiale per partecipare la celebrazione liturgica prefestiva, officiata dal Vescovo Emerito don Lino Fumagalli (che qui fu parroco negli anni del 1980) nonostante le alte, anche estreme temperature di questa estate. Ed ecco, finalmente, giunto il 15 Agosto, il giorno cruciale dell’Assunta al Cielo, la prima dei Redenti. Sin dal mattino l’attesa per la Santa Messa che precede la tradizionale processione, è stata altissima con un andirivieni di fedeli che desideravano informarsi su ora e luogo di svolgimento serale del locale pellegrinaggio mariano, nonostante la campagna d’informazione che ha preceduto la solennità. La devozione nei confronti della nuova Eva, la Corredentrice, la Madre di Misericordia, la Stella del Mare spesso assume connotati impensabili, tanto è grande l’amore che i fedeli dimostrano ed esprimono con le loro presenze verso la Vergine Maria. Il canto d’ingresso che precede l’inizio della tanto attesa celebrazione Eucaristica che d. Stefano officia presso lo Spazio Sacro “Maria, Stella del Cammino” nel giardino della Casa Famiglia “Stella del Cammino” stracolmo di fedeli dentro e fuori, anticipa quanto è desiderato spiritualmente da chiunque: avere questo momento “d’incontro personale e comunitario” che unisce ciascuno alla Madre di Dio e alla Chiesa perché la Vergine Maria è la Madre della Chiesa, in quanto tutti noi siamo il corpo visibile della stessa Chiesa, pur sentendoci ed essendo la piccolissima parte di lei. Quel legame invisibile, intangibile, diventa così tangibile dai nostri occhi che possono vedere che siamo riuniti in tantissimi e in primis per il Signore Gesù, poi per Lei e, infine, per noi.
D. Stefano dopo la proclamazione della Parola, sottolinea la figura della Santa Madre mettendo in risalto quei comportamenti umani che solo in Lei raggiungono e superano i più alti limiti dell’uomo. Amore, Umiltà, Carità, Fede e fiducia, nonché la Speranza e la certezza che le promesse del Padre saranno come sempre tutte mantenute. Ecco alcune delle virtù, qualità e doti di Maria Santissima. E i fedeli? Tutti partecipanti e oranti, tutti a cantare quando il coro parrocchiale intonava i canti della celebrazione: probabilmente, mai l’Assunzione di Maria è stata così “sentita” come questa volta, perché sempre più abbiamo tutti compreso la necessità di Lei, del suo essere e stare accanto a noi, abbiamo bisogno di seguire il suo esempio. E, dopo la benedizione finale, tutti dietro al Crocifisso e al simulacro dell’Assunta, issato su un semplice e modesto motoveicolo quale l’ape car del nostro Mario (ovviamente addobbato di nuvole di fiori); il motoveicolo si muove e così inizia il pellegrinaggio. Le autorità civili presenti: l’on.le deputato Alessandro Battilocchio, la dott.ssa Paola Fratarcangeli, consigliere di maggioranza in rappresentanza del Sindaco e Comune di Santa Marinella, il dott. Mauro Folli, consigliere di maggioranza in rappresentanza del Sindaco e del Comune di Tolfa, poi il Comandante i Cc di Santa Severa LGT CS Massimiliano Salerno e il vicecomandante LGT CS Giancarlo Tortoreto e i loro sottoposti, gli uomini della Polizia Locale che dirigono il traffico veicolare con vera abnegazione, la CRI di Santa Severa con la presidente sig. Rossella e tanti volontari, poi il popolo di Dio. Tutti seguono il percorso previsto con la recita del Santo Rosario e canti mariani, con addobbi e stendardi esposti sulle vie che accolgono il passaggio, per arrivare alla sosta dinanzi al mare.
Questa tradizionale sosta è momento di profonda riflessione in ricordo dei nostri cari scomparsi nel corso dell’anno appena trascorso: d. Stefano li nomina tutti mentre la corona di fiori transita dalle mani di Luciana a quelle di Severino che, la adagia sul pattino, accende il piccolo cero e rema fino ad arrivare al largo, dove la depone sulle onde che la trascinano più al largo. Riprendiamo il cammino, avendo come mèta finale la chiesa parrocchiale e si continua a recitare e cantare mentre la sera è già scesa su tutto e tutti. Nel buio, ecco apparire la luce della parrocchia, aperta e illuminata, che ci attende… si entra e siamo stanchi, sudati e, tuttavia sorridenti e gioiosi poiché consapevoli d’aver vissuto queste bellissime e poche ore delle nostre vite dietro a Maria, l’Assunta al Cielo. Abbiamo compreso perfettamente che seguire Maria è importante per la vita spirituale e materiale di ciascuno. Al prossimo anno, a Dio piacendo con l’Assunta così amata, che ci protegge da Madre.
Alessandro Pielich