Una Madre che mai ci abbandonerĂ 

 

In una Cattedrale gremita di persone e di sacerdoti si è appena conclusa la celebrazione in onore del Cuore Immacolato di Maria, con l’affidamento e la consacrazione della Diocesi di Porto e Santa Rufina alla Madre di Dio e Madre nostra. Annunciata lo scorso 25 marzo, questa celebrazione ha l’incredibile caratteristica di collocarsi alla metà esatta del percorso dell’Anno Mariano, iniziato lo scorso 8 dicembre e che si concluderà il prossimo 8 dicembre; 8 giugno, quindi, proprio nella festa del Cuore Immacolato di Maria, titolare, insieme al Cuore di Gesù, della Chiesa Cattedrale, per volontà del Cardinale Eugenio Tisserant. Quelle che altri possono chiamare coincidenze, per noi invece sono segni con cui il Signore ci parla, parole che vengono da un’altra dimensione e che ci chiamano a guardare ogni cosa con gli occhi del Signore, come appunto Maria, la prima tra i credenti, ha fatto: 'beata perché hai creduto!'.

“Tutti noi confidiamo in questo cuore grande, generoso e tenero che ci avvolge di fiducia e di benevolenza – ha detto Mons. Vescovo – Maria custodisce nel suo cuore le nostre paure, fragilità e gioie, perché ha il coraggio di aderire al progetto di Dio. Fa della Parola di Dio l’unico riferimento della vita, perché sa fidarsi delle promesse di Dio, le sue speranze le pone nel Signore, confida nella provvidenza e mette la sua vita nelle sue mani. Maria dice: ‘Eccomi, avvenga per me quello che hai detto’; lei fa sue tutte le fatiche e le sofferenze del Cuore di Gesù. Gesù le ha detto: ‘Donna, ecco tuo figlio’ –  ti affido l’umanità, accompagnala sempre a aiutali a ritrovare la strada e ad affidarsi al cuore del Padre. Maria stava presso la croce e non si risparmia di accompagnarci nella realizzazione della nostra vocazione”.

La celebrazione è resa solenne dai canti del coro della Cattedrale, insieme al coro della Parrocchia di Santa Maria di Nazaret a Terrasanta, che inneggiano dolcemente alla Madre del Signore. Il tempo scorre veloce e il momento più suggestivo, anzi commovente, è stato senz'altro quello in cui il Vescovo si è recato davanti all’immagine della Vergine per pregare insieme all’assemblea e recitare la formula di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: “Madre, tu hai custodito nel cuore gli eventi straordinari del Mistero dell'Incarnazione, raccogli i figli di questa Chiesa locale che a te intendono consacrarsi e rendili capaci di vivere secondo gli insegnamenti del tuo Figlio. Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore Immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la nostra amata Diocesi di Porto – Santa Rufina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che la nostra comunità sia in pace, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia diocesana, le necessità e le attese di tutti noi, le angosce e le speranze della nostra società. Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate”.

Sì, la Madonna ci accompagna ogni giorno chiedendoci la fiducia, l’impegno e la responsabilità, un cuore libero e puro per vivere secondo il Vangelo. Il Vescovo ricorda che con gli apostoli lei attende lo Spirito Santo e ci invita ad annunciare il Vangelo in ogni angolo della terra, per portare la gioia del Signore lì dove c’è odio, morte e guerra. A Maria abbiamo affidato la nostra vita e la nostra Diocesi, in questo Anno Mariano, mentre camminiamo verso l’Anno Santo della Speranza, certi che il Padre mai ci abbandona e che conduce i nostri passi. Al termine della celebrazione il Vescovo ha raccomandato ai sacerdoti di ripetere l’atto di consacrazione in Parrocchia, perché anche le comunità siano coinvolte in questo atto solenne. E dopo questa giornata memorabile, sotto la luce del volto della Madre, avviamo un nuovo cammino. E niente sarà più come prima.   (RED. – r. l.)

08/06/2024, ore 11