I papi e la massoneria

Il libro che la storica Angela Pellicciari presenterà domenica 28 aprile nella Parrocchia di Borgo San Martino è dedicato all’analisi del gigantesco sforzo portato avanti contro tutto e contro tutti dalla Chiesa cattolica e dai papi. 

Scrive la Pellicciari: “per caso mi sono imbattuta nel Risorgimento, avvenimento storico verso cui mai avevo provato interesse. Quando mi sono accorta che tutte le narrazioni che mi erano arrivate a riguardo erano false, volutamente false, ho passato anni a studiare i fatti del Risorgimento”. A detta della Pellicciari il Risorgimento prenderebbe le sembianze di “una guerra furiosa scatenata contro la religione cattolica, cioè contro di noi, dalle potenze protestanti e massoniche che avevano trovato nei Savoia un suddito contento di essere tale. In nome della morale, della libertà, del progresso e della costituzione”.

In risposta all’aggressione della massoneria, ecco la voce dei pontefici: “fra il 1732 il 1903 il magistero pontificio è straordinariamente profetico, umile e indefesso, mosso dall’amore per la verità teologica, filosofica e storica, il cui unico obiettivo è la difesa delle “ragioni di Dio” – come diceva papa Wojtyla – e, quindi, dell’uomo”. 

La voce dei papi si è alzata per denunciare il pericolo gnostico, di quella gnosi – conoscenza moderna per la quale il bene e il male non esistono o sono interscambiabili. Esiste solo ciò che conviene per ottenere potere e dominio sugli altri. Scrive la Pellicciari: “di letteratura massonica ed antimassonica ho letto molto. Ho imparato a distinguere il dna che la caratterizza e quindi la riconosco. Però tanti non la conoscono e, quindi, nemmeno possono riconoscerla: nel 2007 ho così pensato di scrivere un libro su quello che avevo imparato”. 


Secondo l’autrice “la gnosi, di cui la massoneria moderna è una costola importante, è quel tipo di conoscenza che confonde il bene col male perché è quel tipo di conoscenza cui siamo invitati da Satana che, per il nostro bene, ci suggerisce di diventare Dio e di definire noi stessi cosa è bene e cosa male. Il risultato è la morte”. 

Ecco, un libro che mette in allerta il credente di oggi chiamando le cose col proprio nome e avvertendo del pericolo che si corre quando ci si allontana dalla verità del Vangelo, dalla persona di Cristo. Un plauso al Parroco per l’importante iniziativa che non mancherà di riscuotere interesse nell’ambito parrocchiale e oltre.  (RED. – r.l.)

Domenica 28 aprile ore 17.30, Parrocchia di San Martino Vescovo a Borgo San Martino – Cerveteri. > QUI