Una Casa dove l’accoglienza verso l’altro oltre ad essere uno stile di vita, è sempre all’ordine del giorno; una Casa dove amore verso gli esseri umani bisognosi (in questo caso i Minori e le Famiglie), dove empatia e solidarietà sono distribuite a piene mani: questo è il profilo umano e di tutte/tutti coloro che operano e vivono da anni la realtà quotidiana della CasaFamiglia per Minori La Stella del Cammino di Santa Severa in cui operano, affinati da anni ed anni di formazione continua e specifica, i nostri Cooperatori Salesiani per il Sociale che hanno fatto proprio il Carisma del Santo di Castelnuovo Don Bosco, persone che vivono appieno la sua spiritualità, praticano il suo sistema educativo/pedagogico adattandolo alle necessità. Per ben iniziare questo Luglio 2023 (e a Dio piacendo proseguire questa nuovissima esperienza negli anni a seguire), un mutamento efficace è stato messo in atto dal parroco di Santa Severa, d. Stefano Fumagalli, con l’autorevole appoggio di Mons. Gianrico Ruzza, sempre molto attento alle necessità spirituali, pastorali e materiali del gregge di anime che guida, in quanto pastore della Diocesi Portuense unitamente ad Eleonora e Loredana, le promotrici del progetto Spazio Sacro ed entrambe vertici, con ruoli diversi, della struttura d’accoglienza.
Nel considerare la grande partecipazione di vacanzieri romani e della grande affluenza di costoro alla Santa Messa della Domenica, già da molti anni d. Stefano aveva aumentato le Celebrazioni Eucaristiche in parrocchia per permettere a tutti la presenza alle stesse: in pratica la chiesa era sempre molto affollata, anche molto calda nonostante fosse sempre con porte e finestroni aperti e ventilatori accesi. Dopo i vari tentativi svolti negli anni scorsi, d. Stefano che ha ottimi rapporti sia con la proprietà che con la dirigenza della CasaFamiglia, ha accettato la loro proposta di effettuare nel vasto giardino di cui la struttura d’accoglienza è dotata, la celebrazione della Santa Messa della Domenica e così offrire “respiro” ai fedeli; il passo successivo da compiere, è stato quello d’informare immediatamente il nostro Presule, anch’esso entusiasta di questa scelta, ed invitarlo a presiedere la prima Celebrazione Eucaristica nel nuovo Spazio Sacro; è stato un sì senza riserva alcuna da parte di Mons. Ruzza. Ecco che Domenica 2 Luglio, puntuale come è sua abitudine, il Vescovo Gianrico ha presieduto la Santa Messa.
Le solerti Cooperatrici Salesiane- Eleonora e Loredana con tutte le altre figure professionali presenti e i Volontari della parrocchia- hanno nel brevissimo tempo di due/tre giorni allestito una struttura capace di contenere un altare da giardino e tutto l’occorrente per il celebrante. Poi, hanno disposto un numero incredibile di sedie per i fedeli e, non stanche bensì entusiaste, sapendo ovviamente che d. Stefano aveva invitato il nostro Presule per la prima Celebrazione Eucaristica, hanno preparato una semplice e gustosa conviviale. L’omelia di Mons. Ruzza centrata sulla Parola, ha avuto nel Vangelo di Matteo apostolo, terreno fertilissimo soprattutto quando il Signore ci dice: “… Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato…E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa”. Quale è Parola più efficace di questa? È per tutti, particolarmente per coloro che vivono la realtà dell’accoglienza verso l’altro, chiunque esso sia!
Una riflessione Mons. Ruzza l’ha rivolta a più recenti migranti del Nord Atalante scomparsi in mare nell’ultimo dolorosissimo naufragio: “.. trecento, erano trecento tra bambini, anziani, donne, uomini… scomparsi e volatilizzati come se non fossero mai esistiti!”. Noi? e la domanda immediata per ciascuno, è: come non sentire il peso di queste parole? Malato, immigrato, migrante in mare, carcerato, affamato, profugo, povero, abbandonato e solo; ci siamo sentiti tutti discepoli di Gesù Cristo! Poi ha incensato e consacrato la piccola cappellina dove si trovano Crocifisso, Altarino, Mistero e Presepe… e tutto è compiuto, ora è ufficiale con l’imprimatur ricevuto dal nostro Vescovo Gianrico che ha ringraziato tutti coloro che hanno operato affinché questo cambiamento all’aperto potesse avvenire, ed è avvenuto. I concelebranti: don Stefano con don Maurizio e don Stefano Seri, il Diacono Enzo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e tutti i fedeli hanno plaudito questo momento così desiderato e, con l’aiuto del Signore Gesù, realizzato. Insomma, un mutamento incredibilmente soddisfacente, considerato l’altissimo numero di fedeli che si sono presentati agli ingressi della struttura!
Alessandro Pielich