Lacrime e speranza

 

Celebrazione intensa come sempre, da dieci anni a questa parte, quella che si svolge in memoria delle tante persone che hanno perso la vita sull’asfalto. Doverosa è la preghiera con cui chiediamo al Signore il riposo eterno per le loro anime e la consolazione per i loro familiari che sono stati sconvolti dalla tragedia della morte improvvisa e inattesa dei loro cari. Questa celebrazione si svolge da dieci anni nel piccolo e antico Santuario che custodisce l’icona della Vergine Maria Madre della Consolazione. Sotto il suo sguardo vengono collocate le foto di chi non c’è più, davanti alle quali viene portato un lume acceso, speranza di pace e vita eterna.  

Molte persone, non credendo nella risurrezione vivono nella tristezza; pensano, in fondo, che Dio sia lontano, distante, o, addirittura, “morto”. Al contrario, Dio è dei viventi, perché la sua alleanza è fedele a partire dalla storia degli antichi patriarchi, un’alleanza che è stata rinnovata e resa definitiva nella morte del Signore Gesù Cristo: Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Così Mons. Ruzza nell’omelia: “Quel fulmine che è entrato nella vostra vita quando siete stati raggiunti dalla tragica notizia della morte dei vostri cari, nessuno può annullarlo, ma Dio è lì per offrire la possibilità di non cedere alla disperazione, come era vicino al suo Figlio che moriva per noi sulla croce. Dio non vuole che viviamo nel dolore della disperazione e ci dice oggi che i nostri cari sono con lui. Perché egli è la vita senza fine; se noi crediamo nel Signore, viviamo in lui. Se accogliamo la sua parola, possiamo dare un senso ad ogni avvenimento”.

Parole di speranza con le quali il Vescovo ha inteso esprimere la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che soffrono: “Quando porremo la candela accesa davanti all’immagine dei nostri cari che ora sono sull’altare e ci guardano, faremo un profondo atto di fede, perché le loro anime possano trovare la luce e la pace e noi il dono della consolazione. È importante che viviamo qui, in questo bellissimo luogo, la celebrazione della Messa perché il Signore ci aspetta qui per dirci che non ci abbandona nella sofferenza: il Signore è fedele, ci ha detto San Paolo, e vi custodirà dal male, dall’incertezza, dal buio e dal dubbio. Crediamo che il Signore, che è risorto, darà la vita a tutti, anche a noi, nel suo Regno eterno”.

Andrea Santi
foto: Daniele Baiano