Si è celebrata il 6 novembre al centro pastorale diocesano la Messa celebrata dal vescovo Gianrico Ruzza durante la quale è stato conferito il mandato a tutti i catechisti impegnati nelle 57 parrocchie della diocesi di Porto-Santa Rufina.
Nell’omelia il vescovo si è rallegrato nel vedere quanto impegno mettiamo perché il seme della parola seminata nei cuori germogli e fruttifichi e come ci mettiamo con amore al servizio della parola. Ha sottolineato che la chiesa ci chiede di continuare a farlo con tutta la passione di cui siamo capaci, nonostante le difficoltà, a volte le ostilità, che possiamo incontrare. Per questo la nostra opera è missionaria. Ma occorre farlo con un volto sorridente, perché noi annunciamo la vita, promessa da Cristo risorto e vivente. Siamo chiamati ad avere il coraggio di mettere Dio prima di tutto, perché la forza di questa relazione ci spinga ad una disponibilità sempre più qualificata.
Ci sono problemi, di linguaggio e di comunicazione, ma noi dobbiamo avere il coraggio di sperimentare percorsi nuovi. Ce lo chiede il fuoco che abbiamo dentro, un fuoco che brucia ma non consuma, lo stesso che ha spinto Mosè ad accettare la sua chiamata, che gli ha cambiato la vita. Così anche per noi, quando ci mettiamo al servizio dell'accompagnamento dei nostri fratelli all'incontro con la tenerezza di Dio, la vita migliora e cresciamo nella consapevolezza che Dio non ci guarda da lontano, ma sceglie di stare in mezzo a noi, dentro le nostre vite, per trasformarle portando luce, forza, e vita al posto di buio, debolezza e morte. Il nostro compito è di essere semplici strumenti, servi inutili, dell'amore di Dio, perché del nostro servizio ha bisogno tutta la chiesa, il parroco non può fare tutto da solo. E ci chiede di dare il nostro cuore, le mani e la mente perché il popolo di Dio sappia che il nostro Dio è fedele e resti saldo nella certezza che la nostra vita è proiettata nell'eternità. Un'eternità dove non ci sarà più bisogno della mediazione umana per avere sostegno reciproco e la necessità di generare la vita, ma sarà tutto pienamente disponibile per la presenza stessa del Signore.
Il pastore ha esortato a cominciare quindi a prepararci qui e ora alla nostra eternità anche attraverso la bellezza dei sacramenti, ricordandoci che Dio è vivo e la sua vita riempie la nostra vita e il nostro cuore, e il suo amore risponde a tutte le domande dell'uomo. Ha incoraggiato a riprendere il nostro percorso catechistico a partire sempre dalla parola del Signore che non lascia mai nel dubbio, nella solitudine e nella debolezza, ma porta alla certezza di essere custoditi, accompagnati e sostenuti dall'amore di Dio, che ci solleva e ci dà la vita per sempre.
La direttrice dell'ufficio catechistico diocesano, suor Rosangela Siboldi, ha presentato i nuovi coordinatori di vicaria per la catechesi: Ludovica Zincone e Sabrina Ferraro (vicaria di La Storta-Castelnuovo di Porto), Nicolas Assegbede (vicaria di Cerveteri-Ladispoli-Santa Marinella), Letizia Mengoni (vicaria di Porto Romano), Salvatore Paduano ed Elisabetta Gasparri (vicaria di Selva Candida). A ciascuno di loro è stata consegnata dal vescovo la croce di sant'Ippolito, martire e primo vescovo di Porto.
Successivamente i coordinatori di vicaria hanno presentato al vescovo i coordinatori delle rispettive parrocchie che hanno presentato l’elenco dei catechisti della propria comunità parrocchiale consegnato loro dal proprio parroco.
Il vescovo si è rivolto a tutta l'assemblea dei catechisti presenti formulando delle domande a cui l’assemblea ha risposto con un sì convinto: Dio padre vi invita ad avere il suo sguardo misericordioso verso gli altri. Uno sguardo di fede, amore, grazia e impegno. Siete disposti ad aderire al suo invito? Credete nel signore Gesù che con la sua vita morte e resurrezione ha rivelato il mistero dell'amore divino nella sua pienezza? Credete che la chiesa, come madre, è chiamata a farsi vicina a ogni persona e famiglia, per comunicare la misericordia del Signore e condurre tutti all'incontro con lui? Siete disposti a collaborare con il Signore Gesù, sostenuti dallo Spirito Santo, per annunciare e donare misericordia, amore, perdono, facendovi carico delle fragilità e difficoltà di coloro che vi sono affidati?
Sono seguiti tre comandi. Presentando all’assemblea l’Evangeliario aperto ha detto: Approfondite la Parola con la mente e tutta la vostra persona divenga annuncio vivente di Gesù Via, Verità e Vita! Consegnando una lampada accesa ad un catechista ha affermato: Ricevete la lampada della fede, segno dell’amore del Signore che attua in voi il suo Vangelo, vi dà forza e slancio per essere appassionati e creativi e per condurre tanti a Gesù, morto e risorto per noi.
Infine, consegnando ai coordinatori di vicaria le croci di sant'Ippolito per i catechisti delle varie parrocchie ha concluso: Ricevete la croce di sant'Ippolito ritrovata accanto alle reliquie del primo vescovo della Chiesa portuense, primo evangelizzatore del nostro territorio e martire. È un segno dal forte valore simbolico. All'inizio della nostra storia rimane la bella testimonianza di tanti discepoli che accolsero il Vangelo e seppero mostrare la loro fedeltà al signore fino al martirio.
Il vescovo ha terminato la celebrazione invitando tutti i catechisti ad essere liberi nel comunicare la gioia e la bellezza del messaggio evangelico.
I numerosi catechisti presenti, durante la condivisione fraterna seguita alla celebrazione liturgica, hanno testimoniato di aver vissuto con gioia questo appuntamento tanto atteso e di essersi sentiti rinfrancati nella fede e nella missione.
Cristina Maranzana