Olgiata, nuovo centro di ascolto

Il 15 Ottobre don Paolo Ferrari e i volontari dello sportello di ascolto Caritas della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo hanno aperto le porte ai professionisti che hanno risposto con “carità professionale” alla chiamata e alla campagna di adesione ad un progetto meraviglioso indetto dalla Diocesi di Porto-Santa Rufina. Era circa un anno fa quando il vescovo Ruzza chiese a tutte le Parrocchie della diocesi di allargare il volontariato Caritas dalla semplice consegna dei pacchi alimentari per le persone in difficoltà economica ad un volontariato più “professionale” che rispondesse agli altri disagi delle famiglie del territorio.

Disagi familiari, di comunicazione, psicologici, lavorativi, economici, tutta la realtà umana che nell’isolamento della pandemia ha subito cambiamenti di diversa natura nelle vite singole e familiari. La parrocchia ha risposto alla chiamata con tanti volontari che hanno seguito il corso organizzato da Caritas Porto-Santa Rufina, per dar vita al sportello di ascolto. Dopo due anni di isolamento causa Covid, Livia, Cristina, Anna, Marco, Maria Concetta, Maria Pia, Elisabetta, Paola, Valeria, grazie al supporto di don Paolo, sono riusciti a rendere operativo lo sportello parrocchiale. Ciascuno di loro con una motivazione diversa ma sempre unita nella parola di Gesù di “seminare” la carità e l’accoglienza hanno raccontato nel salone parrocchiale ai 30 professionisti intervenuti all’inaugurazione tra psicologi, avvocati, counselor, medici specialisti, imprenditori desiderosi di aiutare la Comunità e il Territorio come funzionerà lo Sportello di Ascolto.

Saranno organizzati 3 incontri per ciascun assistito: il primo sarà un vero e proprio Triage, ovvero come in un pronto soccorso, la persona in difficoltà potrà chiamare al numero dedicato al quale risponderà Marco, prendere un appuntamento con otto volontari che riceveranno sempre in coppia. Ascoltato e compreso il nostro “compagno di viaggio” in difficoltà, la coppia di ascolto contatterà il professionista della nostra rete per il nostro amico/a. Il professionista coinvolto, che sia un medico, uno psicologo, un avvocato o un commercialista, come in una vera squadra lavorerà insieme al gruppo di ascolto per far uscire la persona in difficoltà dalla situazione attuale, tracciando un cammino dove l’obiettivo principale è quello di lavorare su due livelli, il primo, quello immediato per la risoluzione del problema, il secondo riguarda il medio periodo, che è quello di coinvolgere il nostro amico/a nella grande famiglia che è la nostra Parrocchia, nelle attività che non lo faranno sentire “solo/a con i propri problemi”. Bellissimi gli interventi e gli spunti dei nostri amici professionisti al punto che alcuni di loro si sono voluti aggiungere al nostro gruppo Triage.

Uno spirito di condivisione della situazione difficile in cui in questo periodo storico tutta l’umanità si trova a tutti i livelli sociali, nessuno escluso. Al termine della presentazione tutto il gruppo ha brindato e goduto del buon rinfresco preparato dai volontari che hanno mostrato la bellissima stanza allestita e dedicata in esclusiva per lo sportello, una stanza illuminata dal sole dipinta di verde con piante e salotto dedicato all’ascolto. I volontari hanno scelto una frase che hanno affisso al muro per rappresentare il progetto parrocchiale di ascolto e condivisione del cammino insieme "Comincia col fare ciò che devi, poi con ciò che è necessario e all’improvviso ti accorgerai di aver fatto l’impossibile".

Lo sportello è un patrimonio della Parrocchia e sarà integrato sempre a tutte le altre attività della nostra comunità.

Cristina Menichelli