Educare: percorsi sfide prospettive

 

Educare: percorsi sfide prospettivetorna su

 

Il Convegno internazionale “L’apporto delle FMA all’educazione (1872-2022). Percorsi, sfide e prospettive”, organizzato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium», in programma dal 25 al 30 settembre 2022 a Roma, presso l’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice e trasmesso anche in diretta streaming, è ormai alle porte.

Dopo un lungo processo di preparazione, che si è avvalso di interlocutori internazionali, referenti di diverse istituzioni, e di una larga partecipazione di Figlie di Maria Ausiliatrice e comunità educanti di molti Paesi, tutto ora è quasi pronto.

 

Nelle sue finalità, l’evento è una riflessione sul passato e sul presente per rilanciare il futuro e nel futuro la missione educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) a 150 anni dalla fondazione.

Partendo da dati storici, l’evento intende non solo delineare alcuni aspetti dell’apporto delle FMA all’educazione, ma anche stimolare un confronto con le sfide attuali e rafforzare la rete con altre istituzioni educative a livello internazionale. Il Convegno, infatti, si inserisce nel processo messo in atto per sostenere il Patto Educativo Globale promosso da Papa Francesco nel 2019 e si sviluppa, con chiavi di lettura multidisciplinari e multiculturali, in tre sessioni (mattina e pomeriggio), affidate ai contributi di relatori e relatrici di provenienza internazionale.

 

I Sessione: Percorso storico tra dati e vissuti

Lunedì 26 settembre, alle 9.00, l’apertura della prima sessione, sotto la presidenza di monsignor Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, con gli interventi della Prof.ssa Paola Dal Toso, dell’Università di Verona, e di Maria Teresa Spiga, docente di Sociologia, traccia un quadro panoramico dell’Istituto nei diversi contesti geo-culturali, soprattutto attraverso l’impegno nell’educazione tra i ceti popolari e medi.

Dopo la presentazione di alcuni profili di FMA che sono state nel tempo creative interpreti del Sistema preventivo, a due voci, Piera Cavaglia e Marcella Farina, riflettono sugli orientamenti dell’Istituto delle suore salesiane per l’educazione delle giovani e sull’apporto specifico all’educazione delle donne offerto dalla Facoltà «Auxilium».

La giornata si concluderà con una serata ispirata alla Laudato Si', realizzata in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale nell’Auditorium dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.

 

II Sessione: A confronto con le sfide dell’educazione oggi

Con la seconda sessione si prende consapevolezza critica di alcuni scenari del presente che hanno una forte incidenza sulla mentalità e sui comportamenti concreti dei giovani e degli educatori. La riflessione sul nuovo contesto globale sarà avviata da Quentin Wodon, responsabile del Dipartimento di Educazione della Banca Mondiale, e sarà integrata dalla risonanza di autorevoli respondent provenienti dai cinque continenti. Tra loro, Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e docente di Economia politica alla Facoltà.

Nel pomeriggio, alle 16.00, l’intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, si soffermerà sull’immagine del “poliedro” quale metafora che interpella e stimola il confronto con alcune sfide educative contemporanee.

 

III Sessione: Percorsi e prospettive per il futuro dell'educazione alla luce del Sistema preventivo

In programma il 28 e 29 settembre, quest’ultima sessione intende far acquisire consapevolezza sul modo in cui sono intesi e vissuti oggi alcuni nuclei del Sistema preventivo dalle FMAe dai laici con cui condividono la missione nei vari contesti.

Cuore della giornata è la presentazione di una ricerca esplorativa realizzata da un’équipe internazionale - formata da docenti della Facoltà «Auxilium» - Martha Séïde, Enrica Ottone, Lucy Nderi Muthoni, Magna Martínez, Josmy Jose - e da FMA docenti e pedagogiste di altri paesi - Ana Julia Suriel (Repubblica Dominicana) e Adair Sberga (Brasile).

L’indagine ha coinvolto circa 500 tra FMA e laiche/laici di 72 Paesi del mondo che hanno partecipato come partner e non solo come oggetto di studio. Attraverso lo strumento del focus group online sono stati attivati processi di riflessione comune sul sistema educativo con l’intento di suscitare una ricaduta a livello di formazione oltre che di raccolta di dati. La ricerca ha inteso esplorare tra le FMA e i collaboratori laici come sono ‘pensati’ e come sono ‘applicati’ alcuni nuclei del Sistema preventivo, cioè alcune modalità peculiari del modello educativo e formativo salesiano, vissuto oggi dalle FMA e dai collaboratori laici nelle comunità educanti, che operano in contesti educativi e formativi con adolescenti e giovani.

Nel pomeriggio, in una tavola rotonda Mauro Mantovani, Piera Ruffinatto, Paul Tighe, Raffaella Bencivenga, Angelo Pasquini, Adair Sberga dialogano attorno al patrimonio pedagogico preventivo di don Bosco e alla complessa realtà odierna, solcata da sfide ma anche da nuove opportunità.

 

La serata del 28 settembre è all’insegna dei giovani. Gli studenti e le studentesse della Facoltà «Auxilium» si sono costituiti in team e hanno chiamato a raccolta i giovani e le giovani dei differenti Paesi, perché esprimessero artisticamenteche cos’è per loro il carisma salesiano. È nato così “Mondovision”,

 

III Sessione: le risorse delle donne per l’educazione preventiva

La mattinata del 29 settembre si concentra sulla relazione a due voci con una relazione a due voci sulle risorse delle donne per l’educazione preventiva di Luigina Mortari, pedagogista, e Alessandra Morelli, esperta di politiche umanitarie, già funzionario UNHCR. L’ottica femminile dell’intervento educativo si traduce con sostegno, cura, innovazione, creatività per costruire una cultura “dell’amore sociale” capace di trasformare i rapporti in “consensi politici” a servizio del bene comune.

Verranno inoltre presentate alcune esperienze attuali delle FMA, quale testimonianza dell’inculturazione del Sistema preventivo di San Giovanni Bosco nelle diverse culture.

 

Conclusione: un cantiere aperto

L’evento si concluderà la mattina del 30 settembre con una riflessione sull’apporto educativo e formativo che l’Istituto può offrire oggi alla società. Interverranno Madre Chiara Cazzuola, Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e Gran Cancelliere della Facoltà «Auxilium», e la Preside Piera Ruffinatto.

Il cantiere è aperto, per quanti hanno a cuore il rinnovamento della società, promuovono la pace e credono che l’educazione ne sia la chiave. Solo per questa strada si può migliorare la società e l’ambiente di vita, abitando la complessità contemporanea, che si ripercuote con vari esiti sui giovani, in particolare sulle giovani donne, sulla loro dignità.

 

In presenza e online

L’evento si realizza in presenza presso l’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice di Roma (Via Ateneo Salesiano, 81), ma è trasmesso in diretta streaming, in cinque lingue (italiano, francese, inglese, portoghese e spagnolo), sul sito del Convegno.

Per maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di iscrizione online, visitare il sito del Convegno.