Giardino Laudato si' a Ladispoli

«L’ecologia integrale postula che non si può intervenire sui danni degli ambienti naturali senza cambiare la società umana che li ha prodotti. Nelle interazioni tra l’ambiente naturale e la società umana un’attenzione particolare deve essere dedicata a restituire dignità agli esclusi: le persone più deboli e i popoli dove i disastri ambientali si fanno sentire con maggior intensità e frequenza». Nel suo discorso di accoglienza Silvio Vitone ha sottolineato il nucleo della missione dei Circolo Laudato si’ di Ladispoli, di cui è volontario. Assieme agli altri volontari del circolo nato nella parrocchia del Sacro Cuore ha accolto il vescovo Gianrico Ruzza nel Giardino Laudato si’ benedetto dal presule il 23 giugno dopo la Messa in chiesa.

Il parroco don Giovanni Righetti e la sua comunità hanno invitato il pastore all’inizio della festa patronale per dire la centralità riservata dalla sua comunità alla conversione integrale invocata da papa Francesco. Nel giorno in cui la Chiesa ha festeggiato la Natività di San Giovanni Battista, il presule si è soffermato nell’omelia sul ruolo del figlio di Zaccaria ed Elisabetta: «Egli è il precursore perché prepara l’ingresso nel mondo dell’amore. Vuole aiutare a credere a un amore che fa stupire il cuore, alla tenerezza di un Dio che è libero e magnanimo. Un Dio che si fa piccolo, fragile, umile».

Nella parola umiltà risuona la parola latina Humus, che significa terra, ha annotato il vescovo. Il carattere di semplicità del creato che ci viene donato richiede una particolare cura da parte dell’umanità. Il circolo di Ladispoli ha riconosciuto questa responsabilità ricordata dal presule lo scorso anno, durante la settimana Laudato si’. Da quell’intuizione, hanno scritto in una presentazione Cecilia Turbitosi ed Elisabetta La Cerva, il parroco ha proposto come tema pastorale la riflessione sull’enciclica del Papa e la sua applicazione nella vita della parrocchia: «In questo anno sono state realizzate molte iniziative guidate da un unico obiettivo: sensibilizzare la comunità ad adottare nuovi stili di vita per la cura della casa Comune».

Il decalogo dell’Oikos per invitare ogni mese a mettere in pratica una proposta per impegnarsi ad un consumo responsabile, la piantumazione di alberi ogni domenica di Avvento, e il Giardino del Laudato si’ che Vitone ha detto essere «un segno piccolo ma significativo, uno spunto di riflessione, un messaggio; un modo di come si possa costituire dal basso e con l’opera del volontariato qualcosa che ci faccia guardare con rinnovata speranza sulla bellezza del creato, opera di Dio, che spesso abbiamo trascurato, maltrattato e sacrificato sull’altare dei nostri egoismi e visioni utilitaristiche». Alla cerimonia hanno partecipato anche gli animatori del Circolo Laudato si’ nelle Selve di Selva Candida.