«Siate servi umili per mettervi al sevizio del popolo assetato della verità. Siate portatori della fede perché agli uomini sia aperta la Misericordia di Dio». Sono le parole che il vescovo Gianrico Ruzza ha rivolto ai seminaristi del Collegio Diocesano Redemptoris Mater di Roma ai quali il presule ha conferito il ministero del lettorato il 30 maggio.
La comunione e la sequela sono i binari da seguire per annunciare che Gesù è risorto perché non si crede mai da soli ma sempre all'interno della Chiesa. Osservando Cristo il lettore irradia la comunità della Parola di Dio ponendola «al centro della vita in ogni istante, perché questa parola diventi poi concretezza del vivere. È questo il discernimento». Con il ricevimento di questo primo ministero «c'è il rischio di pensare di aver raggiunto una tappa, invece in questo dono dovete sempre riconoscere la grazia e la liberalità di Dio», ha aggiunto.
Infine l’invito ad essere «diaconi della parola, in particolare per i giovani. Inventiamo processi per nutrire il popolo di Dio rendendo ragione della nostra speranza con dolcezza e con rispetto perché possa maturare nel loro cuore il seme gettato che dà frutto quando vuole Dio».