Dopo poco più di tre anni dalla posa della prima pietra, la comunità di Santa Maria di Loreto nei quartieri romani di Valle Santa e Boccea potrà entrare nella sua nuova chiesa parrocchiale. Il 2 giugno alle 16 il vescovo Gianrico Ruzza con la concelebrazione del parroco don Lorenzo Gallizioli e altri sacerdoti dedicherà il nuovo tempio ai santi Mario, Marta e figli, la famiglia di martiri uccisi nei primi secoli del cristianesimo in questa zona dell’odierna periferia romana.
L’appuntamento è in via Tricerro davanti al civico 99, qualora dovesse piovere ci si ritroverà direttamente davanti alla chiesa. Dopo la processione con le reliquie dei santi che saranno poste all’interno dell’altare, il corteo sosterà davanti alla porta della chiesa. Qui l’economo diocesano Egildo Spada spiegherà i momenti principali
della realizzazione dell’opera resa possibile grazie ai fondi 8xmille della Chiesa cattolica destinati alla nuova edilizia di culto. I riti di dedicazione segnano l’atto che trasforma un edificio in mattoni in casa di Dio. Dopo l’ingresso il vescovo benedirà l’acqua ed aspergerà l’assemblea, l’altare e le pareti. È il richiamo al Battesimo.
Al momento della proclamazione della Parola di Dio il vescovo consegnerà a lettori il libro delle scritture con il mandato di far risuonare per sempre la parola che salva. Dopo l’omelia e il canto delle litanie, verranno collocate sotto l’altare le reliquie di alcuni santi, per indicare che il loro sacrificio si unisce a quello di Cristo, a cui si unisce quello di ciascun fedele. Sarà recitata la preghiera di dedicazione e unto con il Crisma l’altare, che è simbolo di Cristo, altare, vittima. Viene poi fatto ardere dell’incenso sulla mensa. L’altare viene rivestito e si accendono le luci della chiesa. La celebrazione continua con la liturgia eucaristica.