«È sempre possibile curare»

Il Piccolo Principe sulle pareti. I colori della favola di Saint-Exupéry lungo i corridoi. Le stanze accoglienti dove le famiglie possono stare accanto ai loro piccoli. Un ambiente pieno di luce e di fantasia, animato da professionalità e vicinanza umana e spirituale. È il nuovo Centro di cure paliative pediatriche realizzato a Passoscuro dall’Ospedale Bambino Gesù.

«Perché è sempre possibile curare, come dice Papa Francesco, anche quando non è possibile guarire», ha dichiarato la presidente del nosocomio Mariella Enoc in occasione dell’inaugurazione della struttura nel comune di Fiumicino avvenuta il 22 marzo alla presenza del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede

Il centro è stato benedetto dal vescovo Ruzza nella cerimonia a cui hanno preso parte tra gli altri l’arcivescovo Franco Giulio Brambilla, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino e i principali donatori che hanno contribuito alla realizzazione della struttura. Il centro è il più grande in Italia e il primo nel Lazio, dove si registra la presenza di mille bambini dei 35mila in Italia che dopo il ricovero in ospedale necessitano di assistenza altamente specialistica o hanno bisogno che i loro genitori imparino ad occuparsi di loro.

Gli attuali 20 moduli abitativi a cui si aggiungeranno altri 10 sono destinati a bambini e adolescenti con malattie rare, inguaribili, ad alta complessità assistenziale. Ogni ambiente è strutturato per garantire il più possibile l’esperienza domestica della vita familiare con la possibilità dei genitori di cucinare e di condividere la giornata con il loro piccolo.

Attorno al complesso, che ospitava una scuola gestita dalle Piccole ancelle del Sacro Cuore, è stato attrezzato un ampio parco per consentire l’accesso a carrozzine e lettighe con la presenza di un’area per il gioco e lo sport, così da facilitare l’accoglienza dei fratelli dei bambini ricoverati. Il progetto costato 3 milioni di euro ha contato per due terzi della generosità di piccoli e grandi donatori che hanno risposto alla campagna “Mi prendo cura di te” realizzata dalla Fondazione Bambino Gesù Onlus, tra cui Fondazione Angelini, il Fondo per la filantropia Andreotti & Brusone, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, la duchessa Maria Luisa Magistrati Gaetani D’Aragona. Ma, anche Aeronautica Militare, Guardia di Finanza e Fondazione Mediolanum, la 1-618, Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Siderferro, Ferrovie dello Stato, l’associazione La magia di Lelino, Giacomo Ponti e Deborah Zani, Dream Rider.

Tutti uniti per condividere la risposta al «grido di dolore dei genitori di Alfie Evans» sentito da Enoc quando al piccolo di Liverpool fu staccato il respiratore. Con l’apertura del centro, ha sottolineato Parolin, il Bambino Gesù rende visibile «la vocazione più profonda della medicina, che consiste prima di tutto nel prendersi cura».