«Ragazzi, la notizia travolgente e commovente da dare è che ognuno conta per il Signore: tu sei un tesoro per Dio», è l’invito del vescovo Ruzza rivolto ai missionari e alle missionarie di San Carlo Borromeo nella Messa celebrata il 10 marzo nella casa di formazione di Casalotti. Una visita di conoscenza quella del pastore con la comunità sacerdotale e con quella delle religiose, guidate rispettivamente da don Paolo Sottopietra e da suor Rachele Paiusco.
Alcuni dei sacerdoti e dei seminaristi sono impegnati nella vita pastorale delle parrocchie di Pantan Monastero e Boccea. Anche le missionarie hanno un legame stretto con la chiesa portuense. Fu il vescovo emerito Gino Reali a riconoscere il gruppo delle prime giovani come associazione privata di fedeli, diventata pubblica cinque anni dopo. Con la celebrazione del 10 marzo il pastore ha desiderato rinsaldare l’affetto e la stima della diocesi per questa dinamica realtà vocazionale.
Il pastore ha invitato i futuri sacerdoti ad essere «saldi nella parola di Dio, nell’Eucarestia e nella preghiera ». «Rafforzatevi nell’umanità aggrappandovi alla croce del Signore» ha sottolineato ricordando che la «domanda di verità e autenticità è presente di ogni persona, noi dobbiamo farla uscire allo scoperto. Non c’è gioia più grande che riuscire a mostrare che se incontri Cristo hai trovato il senso della tua vita».