«Uscire fuori da se stessi per divenire corpo di Cristo» è il commento di don Giovanni Righetti, coordinatore del cammino solidale nella diocesi di Porto-Santa Rufina, durante la Preghiera per l'unità dei cristiani celebrata il 22 gennaio nella cattedrale della Storta sul tema tratto dal vangelo di Matteo: «In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo».
La comunità dei Sacri Cuori di Gesù e Maria con il suo parroco don Giuseppe Colaci ha accolto le altre comunità cattoliche della diocesi assieme a quelle dei cattolici romeni di rito bizantino e a quelle degli ortodossi.
La liturgia in ascolto della Parola di Dio ha messo al centro l'adorazione del Padre a cui a una sola voce le confessioni cristiane presenti hanno chiesto perdono per le divisioni, per le ferite inferte alla creazione, per la sofferenza arrecata ai più poveri e ai più fragili.
Le voci del coro della cattedrale hanno arricchito i momenti di lode e di meditazione. Dopo la professione di fede iniziato con un "Crediamo" secondo la tradizione della Chiese orientali, i partecipanti hanno posto la loro stella sul drappo posto dietro al crocifisso.
Segno della volontà comune di raggiungere l’unica stella espressa e «Mentre camminiamo verso questa meta» recitava la preghiera «possano le nostre vite dare insieme luminosa testimonianza, affinché altri possano pervenire alla conoscenza di Cristo»
Un augurio di comunione che don Righetti ha sottolineato nella capacità di «riconoscere la differenza e la dignità dell'altro» per «costruire assieme il regno di Dio».