Una celebrazione innervata dal senso dell’incontro tra le genti e della condivisione tra le comunità. La parrocchia di San Giovanni Battista a Cesano ha animato la Messa dell’Epifania attraverso le differenti componenti etniche presenti nella comunità alla periferia di Roma. Nelle letture della liturgia e nei canti hanno risuonato le lingue delle realtà che convivono in parrocchia: italiano, inglese, romeno e spagnolo.
Presenti diversi rappresentati delle comunità migranti. Anche nella scelta delle persone che rappresentavano i magi la parrocchia ha offerto un quadro armonico di popoli: un romeno (Melchiorre), un messicano (Gaspare, interpretato da padre Hum- berto) e un nigeriano (Baldassarre). Durante l’omelia, il parroco, padre José Manuel Torres Origel, ha fatto una sorta di intervista ai “sapienti dell’oriente”, chiedendo del senso del loro viaggio, che loro hanno spiegato essere il desiderio di adorare il Bambino Gesù nato a Betlemme.
Nella sua meditazione il sacerdote dei Servi di Gesù (l’istituto religioso che ha la cura pastorale della parrocchia) ha sottolineato la cattolicità e la missionarietà come elementi essenziali della natura della Chiesa. Il religioso ha poi aggiunto l’invito a continuare a camminare nell’integrazione, coltivando le proprie radici, per arricchire la forza dell’evangelizzazione delle famiglie e della comunità.