Dichiarazione di mons. Gianrico Ruzza,
vescovo di Civitavecchia-Tarquinia
e amministratore apostolico di Porto-Santa Rufina sulla
QUESTIONE ALITALIA/ITA
In merito alla questione Alitalia/Ita, che riguarda migliaia di persone, abitanti nel territorio della diocesi di Porto-Santa Rufina, oltre che nella città metropolitana di Roma e in una buona parte della regione Lazio, coinvolte nella vicenda e in genere nelle attività dello scalo, desidero manifestare la mia vicinanza a tutti coloro che vivono in queste ore una situazione di disagio e preoccupazione.
La Chiesa non intende dare suggerimenti di politica industriale o sulle scelte del trasporto aereo, né è suo compito offrire valutazioni sulle scelte politiche e aziendali, anche se appare evidente la gravità della situazione che stiamo vivendo che impone ai lavoratori di pagare un prezzo molto elevato. A questo si aggiungono l’angoscia dell’incertezza e la paura di rimanere senza occupazione o subire una significativa riduzione di reddito.
Credo sia necessario sottolineare quanto sia urgente tutelare i lavoratori e promuovere soluzioni alternative e/o innovative di occupazione, accrescere l’aggiornamento e la formazione e sostenere eventuali iniziative di autoimpiego.
Mi auguro che alle parole seguano i fatti. Così come posso augurarmi che siano attuati gli strumenti legati agli ammortizzatori sociali per sostenere le famiglie.
Pertanto rinnovo l’auspicio che le istituzioni e gli enti responsabili assumano iniziative coraggiose e necessarie per non lasciare sole le persone e per accompagnarle a ritrovare una situazione di serenità economica e sociale.
La Storta in Roma, 30/09/2021