Durante l’assemblea di inizio anno degli insegnanti di religione (Idr) del 18 settembre, il vescovo Ruzza ha nominato suor Anna Peron delle Figlie di Maria Ausiliatrice direttrice dell’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica di Porto-Santa Rufina. La religiosa è docente aggiunta di Didattica della religione della Pontificia facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium”.
La neo-direttrice riceve il testimone dalla consorella suor Maria Luisa Mazzarello, docente emerita di Metodologia catechetica, che ha garantito questo prezioso servizio alla Chiesa locale per 24 anni, testimoniando amore per l’educazione e cura nell’accompagnamento degli insegnanti: nel ringraziarla il vescovo ha sottolineato «la passione» con cui ha ricoperto il suo lungo incarico. La nomina conferma la stretta collaborazione tra la diocesi e l’ateneo che ha sede a Selva Candida. Un centro del sapere di straordinaria ricchezza culturale e sociale per il territorio della periferia romana e per tutto quello diocesano. Generazioni di studenti hanno trovato qui uno spazio sereno e altamente professionalizzante per apprendere le discipline psicologiche e quelle pedagogiche.
In questo suo primo incontro con gli Idr l’amministratore apostolico ha proposto una lettura delle principali sfide a cui sono chiamati i docenti e, in generale, tutti gli educatori. È «un’epoca di confusione terribile» per i giovani, la maggior parte dei ragazzi non sa come orientare la propria vita quando arriva agli ultimi anni delle scuole superiori. Oltretutto, ha aggiunto il presule, si registrano fenomeni preoccupanti come l’incremento di casi di depressione dei minori e la diffusione del fenomeno dello hikimori (la scelta di un volontario isolamento sociale). Sono questioni che interrogano gli adulti e coloro che hanno la responsabilità della loro crescita. «Fate squadra e siate punti di riferimento per i vostri ragazzi» è l’invito del vescovo in un contesto così problematico.
I giovani continuano ad avere domande fondamentali da porre, anche se non ne sono pienamente consapevoli. I docenti devono intercettare la ricerca di senso assumendo uno stile “maieutico”, capace di accompagnare i ragazzi ad affrontare questioni e scelte decisive per la loro maturazione. Per favorire la strada della condivisione «dovete costruire una relazione profonda con il vissuto dei vostri alunni» i quali iniziano a fidarsi dei docenti quando «riconoscono in loro una passione autentica, vera e sincera» in quello che fanno. La strada da seguire non è nuova per questo gruppo di insegnanti, abituati alla formazione continua, grazie alla collaborazione con l’Auxilium, in risposta a questioni sociali e culturali urgenti, quali ad esempio: la valorizzazione dell’insegnamento della religione cattolica, la critica ragionata all’ideologia gender, il cambiamento antropologico determinato dalla pervasività dei nuovi media. Anni di preparazione organizzati dall’instancabile suor Mazzarello, una donna giusta e disponibile, rigorosa e amorevole, esigente ed accogliente.
È lei ad aver permesso che oggi la diocesi conti insegnanti capaci di mettersi in discussione per migliorarsi in competenza, umanità e comunione e, così, rendere ragione della speranza che è in loro. Anna Rita Cugini e Dina Vizioli sono la testimonianza in carne e ossa di questa intensa e appassionata vocazione educativa. Vanno in pensione, e alla fine dell’incontro hanno salutato i colleghi con parole di incoraggiamento ai più giovani, raccontando della loro luminosa avventura tra i banchi di scuola. Concludono una fase della vita e ne aprono una tutta da riscoprire. Valga anche per loro l’augurio conclusivo rivolto da tutti gli insegnanti a suor Maria Luisa di «essere seme di speranza per le realtà che incontrerà». «Ho fatto tutto quello che ho potuto» la risposta della consacrata: «In questi anni siamo cresciuti insieme, continuate a rimanete uniti e aiutare suor Anna come avete fatto con me».
Simone Ciampanella