È un grazie che raggiunge tutti: docenti, studenti e studentesse, personale amministrativo «per l’impegno profuso in questo tempo denso di sfide e svolte inedite. Con la forza dell’insieme siamo riusciti a far fronte ad ogni imprevisto e a vivere gli impegni accademici con senso di responsabilità e flessibilità». Con queste parole suor Piera Ruffinatto ha inviato un saluto di fine anno alla famiglia dell’università Auxilium, di cui lei è preside. La religiosa dell’Istituto delle Figlie di Maria ausiliatrice, che gestisce l’ateneo a Selva Candida nella periferia di Roma, si è congratulata con gli studenti e le studentesse che hanno terminato un ciclo di studi. In questa sessione estiva, 20 di loro hanno conseguito la laurea triennale e 11 la laurea magistrale, 1 il dottorato. Suor Ruffinatto ha anche ricordato l’esperienza di tirocinio che, fino al 17 luglio, ha visto impegnati 35 studenti e studentesse del 2° anno e due docenti supervisori, a programmare e gestire il campo animatori per adolescenti “We are energy”.
Come al rallentatore, nel saluto della preside sono passati gli ultimi eventi e gli incontri vissuti: la festa della facoltà (13 maggio) e la festa di fine esami (23 giugno). Sentiamo «il desiderio di lasciare dietro le spalle un tempo difficile e ripartire, ricominciare. Ma nel cuore di ciascuna/o coesistono sentimenti diversi: coraggio misto a paura; voglia di rischiare, ma anche timore di non farcela; desiderio di novità, pur non sapendo a volte quale sia la strada migliore da percorrere per costruirla. Ebbene, credo che la direzione giusta sia una sola: la fraternità e la solidarietà».
Momenti segnati dalla gioia di rivedersi e stare insieme, celebrando semplicemente l’esserci. Atteggiamenti che guardano già «all’esperienza che aspetta un gruppo di docenti e di studenti all’Abbazia di Vallombrosa dal 25 al 29 agosto per vivere un percorso di spiritualità ecologica immersi negli arboreti vallombrosani. Sarà un momento importante di ascolto, contatto con la natura, contemplazione della creazione e una bella esperienza di fraternità e condivisione di vita».
E ancora più in là, al nuovo anno accademico 2021-2022, quando in facoltà ci sarà la visita esterna di qualità, prevista nel novembre 2022. Dopo il processo di autovalutazione, che ha impegnato nel 1° semestre di questo anno, la nuova tappa «rende più consapevoli e responsabili delle grandi direttrici di sviluppo della nostra facoltà, per le quali impegnarci tutti insieme nel prossimo Piano strategico istituzionale: la promozione di una ricerca sempre più qualificata nel campo delle scienze dell’educazione; l’incentivare rapporti di collaborazione con altre università e implementare la rete; l’impegno per lo sviluppo di competenze innovative nell’ambito della didattica». Come vivere tutto questo?: «vivendo i valori che qualificano la nostra istituzione: l’accoglienza, il rispetto, la condivisione, la professionalità, la cura, l’interculturalità».
L’anno appena trascorso ci ha rivelato «quanto sia profondo il nostro bisogno degli altri per essere veramente noi stessi». Per questo è importante «fare anche noi la nostra parte nel processo di rinascita avviato a livello globale nello spirito salesiano preventivo che ci caratterizza: mettere tutte le nostre forze per costruire il futuro a partire dall’oggi, coltivando il “talento di educare”, ovvero facendo fiorire in noi stessi e negli altri la vita, la creatività, la voglia di rischiare per un mondo nuovo con rinnovato slancio e coraggio. Insieme lo possiamo fare attingendo forza dalla comunione e dall’amicizia che ci legano, espressioni più autentiche di fraternità e solidarietà», ha concluso la preside.