«Provo nel cuore emozione e sono a totale disposizione e servizio», con queste parole il vescovo Gianrico Ruzza ha salutato i sacerdoti e i diaconi l'11 maggio nel primo incontro con il clero di Porto-Santa Rufina, inviando un pensiero affettuoso al vescovo emerito Gino Reali.
«Un incontro di conoscenza» in cui l'amministratore apostolico ha presentato il tratto della sua esperienza sacerdotale ed episcopale indicando la sua «caratteristica pastorale nel servizio alle famiglie, nella vita della parrocchia e nel rapporto con la parola di Dio».
Relazione alla Parola di Dio, Evangelii Gaudium, comunione tra i sacerdoti, stili di vita, sono alcuni dei riferimenti segnalati dall'amministratore apostolico per affrontare le sfide della Chiesa: il tempo-post pandemia, la partecipazione alla vita della Chiesa, lo scollamento tra ciò che si crede e ciò che si vive, senza dimenticare i fenomeni dell'agnosticismo, dell'indifferenza e di un nascosto sincretismo.
La vita della comunità cristiana e il futuro della parrocchia, ha concluso il vescovo, hanno bisogno di un percorso per mostrare l'«originalità attrattiva del Cristianesimo» attraverso «vie nuove o più convincenti per far sentire le persone a casa» nella comunità cristiana.