Azioni semplici per soccorrere la «madre Terra»

È passato quasi un anno da quel 27 marzo 2020 quando papa Francesco in un toccante momento di preghiera e in una piazza San Pietro deserta e bagnata dalla pioggia ha implorato la fine della pandemia: Francesco ci ha chiamati «a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta». Ma ci ha anche avvertito usando le parole di san Paolo: «Il tempo si è fatto breve » (1Cor 7,29). A oltre cinque anni dalla pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’, il Papa continua a ricordarci che «Tutto è connesso » e che è urgente «prendersi cura della casa comune», «ascoltare il grido della Terra e il grido dei poveri».

Di fronte a questi ripetuti appelli, e soprattutto di fronte a una crisi di proporzioni mondiali sollevata dal Covid-19, dalle radici molto profonde, non possiamo non interrogarci su cosa siamo chiamati a fare: è sempre il Papa ad indirizzarci, dicendoci che «Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi». La conversione ecologica è solo l’inizio del processo di cambiamento che si rende necessario e quanto mai urgente, non solo per accogliere i numerosi appelli del Papa, ma soprattutto per fermare il degrado a cui stiamo assistendo, a partire dai cambiamenti climatici, dal riscaldamento globale, dall’aumento delle diseguaglianze socio-economiche mondiali, dalla sempre più eccessiva concentrazione di denaro e potere nelle mani di pochi, dalla perdita della biodiversità.

Il Movimento cattolico mondiale per il clima si è fatto interprete della necessità di cambiamento di paradigma e in tutto il mondo incoraggia e supporta cittadini e comunità nel loro processo di conversione ecologica, attraverso la formazione e l’accompagnamento di migliaia di animatori Laudato si’, attraverso i Circoli Laudato si’, attraverso la pubblicazione e la diffusione di risorse mediatiche, testi, materiali e momenti di riflessione, preghiere e proposte concrete per vivere in modo più sostenibile. Il risultato dell’unione tra spiritualità ed ecologia si traduce inevitabilmente in un motivato e motivante impegno personale e comunitario, in una persistente voglia di migliorare e migliorarsi, in una sana creatività a servizio della natura e del benessere delle future generazioni.

Tutto ciò è emerso in modo evidente nel corso dell’ultimo incontro del Circolo Laudato Si’ nelle Selve di domenica scorsa, attivo presso parrocchia della Natività di Maria Santissima a Roma, a cui hanno preso parte circa trenta persone, radunate dapprima in preghiera attorno a Terra, Aria, Acqua, Fuoco, immersi nel verde del parco dei Santi Martiri di Selva Candida e poi riuniti per riflettere e scambiarsi idee su come potenziare il loro impegno sul territorio, su come fare rete e scambiarsi buone pratiche, per porre finalmente in essere quei “CambiaMenti” e quelle “TrasformAzioni” necessari per superare la crisi e iniziare a vivere meglio. È stato riconfermato e incoraggiato l’impegno di eliminare nell’immediato l’uso di bottigliette di plastica, così come di piatti, bicchieri e posate di plastica monouso, di fare uso di saponi e detersivi ecologici ricaricabili alla spina o prodotti direttamente in casa, di riciclare il più possibile, di piantare alberi per riforestare il quartiere, di non sprecare il cibo, l’acqua e l’energia elettrica, solo per citare alcune delle proposte fatte, ma tante altre ne seguiranno! Vivere “eco” si può. Possiamo farlo tutti. Per saperne di più c’è la mail: circololaudato@gmail.com.

Instragram: circololaudatosinelleselve

Emanuela Chiang, animatrice Circolo Laudato si’ nelle Selve