Il 10 luglio la diocesi fa memoria di Rufina e Seconda, le due giovani martiri patrone della Chiesa portuense assieme al vescovo Ippolito. A causa delle misure restrittive per l’emergenza sanitaria, la parrocchia a loro intitolata nella periferia di Roma (Piazza del Castello di Procareccia, 33) ha ridotto al minimo i festeggiamenti, garantendo comunque alcune proposte religiose. Da martedì inizierà il triduo di preparazione con delle meditazioni sul martirio affidate ai sacerdoti delle altre comunità del quartiere di Casalotti.
Venerdì, giorno della festa, il vescovo Reali presiederà la Messa alle 19.30, che sarà preceduto da un rosario, alla conclusione della funzione ci sarà l’adorazione eucaristica e la preghiera davanti alle reliquie delle sante. «Le nostre patrone – commenta il parroco padre Aurelio D’Intino – ci insegnano a non scendere a compromessi, a non guardare alla nostra immagine ma a testimoniare con coraggio il messaggio di amore di Dio».