Doni di grazia

 “Non chi mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21). Ispirati dalle Parole di Gesù nel fare anche noi la volontà di nostro Padre, nell’aver accolto l’invito di Papa Francesco rivoltoci nella lettera apostolica “Aperuit illis” e, dopo, nel ritrovarci uniti e riuniti nella centralità ed unicità sconvolgente e bellissima della Parola di Dio, ecco che la nostra Chiesa locale in occasione dell’Anno Giubilare indetto per i 900 anni dell’unificazione delle due originarie Diocesi di Porto e di Santa Rufina e Santa Seconda, ha istituito tra i tanti eventi in programma, quello che ci parla di Gesù il Risorto: “Le due ore della Parola di Dio” da proclamarsi, tutte congiuntamente le parrocchie portuensi, il 26 Dicembre. Per vivere l’Anno di Grazia 2020 allora, quale migliore e feconda occasione dataci da La Sacra Bibbia; dai 1121 capitoli, dai 31.102 versetti che la compongono, per conoscere il Signore e vivere, crescendo nella fede in Cristo, con Lui e in Lui.

Ma non finisce qui per noi di Santa Severa poiché il Signore, ci offre continuamente sorprese che hanno sempre qualcosa di straordinariamente splendido, di elevato e sono di uno spessore spirituale (e materiale) così notevole che riescono, sempre, a toccare l’anima e lasciare il segno indelebile del Suo Amore per noi creature. E proprio Domenica 26 Gennaio, mentre attendevamo alla chiesa di Santa Maria Assunta (nel castello di Santa Severa) l’inizio della Santa Messa, ecco la prima bella ed inaspettata sorpresa di vedere l’avanzare di don Giovanni Soccorsi, parroco dell’aeroporto di Fiumicino, accompagnato da don Stefano e da volontari con un voluminoso contenitore di legno e scoprire, una volta aperto, che all’interno era contenuto, custodito, il simulacro della Madonna Pellegrina di Loreto, la venerata Madonna Nera che è stato delicatamente tirato fuori e posto sotto il Crocifisso d’altare: il Figlio e la Madre realmente insieme, per donarci questo immenso privilegio. E soprattutto perché non siamo certo un aeroporto, e neanche un porto. Il risultato? bambini, donne, uomini non toglievano il loro sguardo dalla statua della Madonna, mai vista prima a Santa Severa e come ha spiegato d. Giovanni - che ha poi celebrato la Santa Eucaristia - esso viene portato in pellegrinaggio nell’anno del Giubileo Lauretano negli aeroporti italiani contestualmente ad altri due simulacri che sono per il mondo, nei vari continenti. A conclusione è stato distribuito il santino a ricordo del bellissimo momento che ci è stato dato. Poche ore dopo, eccoci di nuovo in chiesa per celebrare la Santa Parola di Dio contenuta nella Sacra Bibbia, in comunanza con tutte le parrocchie di Porto-Santa Rufina, nelle due ore stabilite.  Così è stato: iniziata alle 16 dopo un preambolo esplicativo di don Stefano e l’Adorazione del Santissimo, la lettura del 1° Libro dei Re e dei tre Salmi si è snodata coi lettori che si alternavano per concludersi nel tardissimo pomeriggio e la benedizione Eucaristica impartitaci da d. Stefano. La realtà è che mai saremmo voluti andare via da questo luogo così a noi caro, dove respiriamo e viviamo la presenza del Signore e della Vergine Assunta tra queste antiche mura medievali, però a casa ci attendono le famiglie.

Lunedì 27 Gennaio, eccoci a celebrare liturgicamente la nostra Patrona: sant’Angela Merici la grande mistica di Desenzano fondatrice delle conosciutissime Suore Orsoline, alla quale poi offriremo la conviviale che stiamo preparando con le volontarie: Agnese, Alessia, Barbara, Loredana, Maria Laura. Venerdì, il giorno prescelto per la festa, siamo in chiesa per la Santa Eucaristia celebrata da d. Stefano con d. Ariel e padre Nicodemo dei Minori Conventuali a concelebrare, tutti riuniti nel nome del Signore e con sant’Angela Merici a guardarci benevola. Poi, tutti nel salone dove ammiriamo il grande sforzo preparatorio delle bravissime donne che tanto si sono prodigate per metterci a nostro agio.  Una bellissima festa che anche sant’Angela Merici avrà sicuramente apprezzato, a lei dedicata e mai avvenuta così partecipata e “sentita”. Domenica, una settimana dopo, la chiesa di Santa Maria Assunta è ornata e pronta per la celebrazione delle prime nozze dalla riapertura avvenuta il 7 Dicembre 2019. I giovani sposi, hanno chiesto la presenza del Vescovo di Viterbo, Mons. Lino Fumagalli che, avendoli conosciuti da bambini, ha accettato di buon grado di essere il celebrante. Tantissimi fedeli hanno riempito questo antico luogo di culto che non è stato sufficiente a contenerli tutti. Allora, per mai dimenticare ciò che abbiamo vissuto da una Domenica all’altra: il Signore Gesù, Dio, è Buono e Misericordioso, ci conosce perfettamente, sa chi siamo ed ecco perché ci concede questi privilegi che lasciano il segno della Sua tangibile presenza che ci dice: Io ci Sono, Io sono e sarò con voi per sempre.

Alessandro Pielich