La domenica della Parola

Com’è noto, la diocesi portuense sta vivendo uno speciale anno giubilare in occasione dei 900 anni dell’unificazione delle antiche Chiese locali di Porto e di Santa Rufina e Santa Seconda. Un anno che mons. Reali indica come tempo di grazia e rinnovamento spirituale con un’attenzione specifica al tema della comunione ecclesiale. Ciò, proprio a motivo dell’incipit della bolla papale di Callisto II che ne decretò l’unificazione nel 1120: “ex duabus una” (da due una). Questo tema è perfetto per le conseguenze spirituali ed esistenziali, non solo all’interno della comunità cristiana, diocesana o parrocchiale, ma anche all’interno dei vari gruppi, delle famiglie, delle coppie e delle comunità di lavoro o di svago.

È un forte invito ad uscire dalle tentazioni individualistiche dell’uomo post-moderno e riscoprire la bellezza dell’accoglienza dell’altro, compreso come “prossimo” da amare.

Chiaramente in questo ambito particolare un anno giubilare non basterà, perché è uno di quegli argomenti che impegnano tutta la vita, però il Giubileo, potrebbe imprimere una spinta seria verso la conversione dal proprio io a Dio, e dunque ai fratelli da amare e servire.

Allora, durante tutto l’anno di grazia 2020, la nostra comunità diocesana sarà chiamata a vivere alcuni appuntamenti suggeriti dalla commissione che sta coordinando le varie attività giubilari. Come sempre, anche in questo caso, non si tratta di inventare cose “dell’altro mondo”, ma di vivere il “consueto” con uno spirito nuovo, dando ad esso maggiore attenzione e spessore spirituale. In questa linea si inserisce la particolare “domenica della Parola” voluta da Papa Francesco con la lettera apostolica “Aperuit illis” per accentuare la centralità della Parola di Dio nella Chiesa. In essa vi si legge che «la III Domenica del Tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio». Sappiamo che il Santo Padre insiste molto sulla necessità di smorzare le chiacchiere, sempre troppe, nella comunità cristiana, che, a tutti i livelli, minano la credibilità e la fraternità dei discepoli di Cristo. Ebbene, l’unico modo perché questo avvenga, è sostanziare i pensieri e gli affetti dei battezzati con i contenuti rivelati da Dio stesso, nella Sacra Scrittura. Ecco perché non deve sorprendere questa accentuazione della Parola, che in realtà è l’argomento principale di ogni domenica e di ogni celebrazione cristiana. È come se Papa Begoglio ci dicesse: meno parole umane e più Parola di Dio. Che poi è quanto ci ricorda Gesù stesso: “Non chi mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21).

Ma per “fare la volontà” bisogna conoscerla e saperla illuminare attraverso la Parola Santa.

Pertanto l’occasione è ghiotta, nel pieno dell’anno giubilare domenica 26 gennaio 2020, tutte le 57 parrocchie che compongono il tessuto ecclesiale diocesano, saranno chiamate a ritrovarsi sul testo sacro. Così nel pomeriggio di tale domenica, per un paio d’ore, dalle 16 alle 18 si leggerà in simultanea tutta la Bibbia. Ogni parrocchia leggerà la parte ad essa assegnata. Per la ripartizione del testo sacro si sono semplicemente suddivisi i 1181 capitoletti che compongo la Sacra Scrittura per le 57 parrocchie. Pertanto ogni comunità parrocchiale dovrà leggere circa 21 capitoli più due o tre Salmi. Si suggerisce di pregare il primo salmo all’apertura, inserendo un responsorio, poi leggere in maniera continuativa i brani assegnati, quindi, il secondo salmo alla chiusura. Eventuali Salmi in più possono spezzare la lettura continua come preghiera responsoriale. Allo stesso tempo, sarà opportuno che il parroco compia un rito di intronizzazione della Scrittura all’inizio della liturgia e introduca la seguente lettura incorniciando i brani nel contesto prossimo e remoto della Bibbia stessa.

I brani verranno così ripartiti: aprirà la comunità della Cattedrale con la prima parte del libro della Genesi (cc. 1-22), contemporaneamente in tutte le parrocchie della Vicari di La Storta e Castelnuovo di Porto si proclameranno i libri del Pentateuco, mentre nelle comunità della Vicaria di Cerveteri - Santa Marinella – Ladispoli, dal Santuario di Ceri fino ai Terzi, si leggeranno, grosso modo, i libri storici. Quindi nella Vicaria di Maccarese si leggeranno in simultanea i libri sapienziali con i profeti Isaia e Geremia.  Alla Vicaria di Selva Candida toccheranno i profeti maggiori e minori, più il vangelo di Matteo. Infine, alla Vicaria di Porto Romano è stato assegnato, tutto il Nuovo Testamento, finendo con l’Apocalisse nella parrocchia di San Benedetto a Parco Leonardo.

Sarà bello pensare che in due ore si proclamerà tutta la Bibbia, col valore aggiunto della consapevolezza che tale Parola è capace di abbattere ogni “barriera di divisione”, costruendo ponti di fraternità e dando a tutti motivi fondamentali per sentirsi famiglia di Dio, alla quale il Signore della vita rivolge ancora parole d’amore eterno.

Giuseppe Colaci