Curiosità? Incredulità? Chissà cosa avranno provato i viaggiatori in transito all’aeroporto di Fiumicino mentre la processione con la Madonna di Loreto attraversava il «Leonardo Da Vinci»? Giovedì scorso al Terminal 1 un corteo guidato da don Giovanni Soccorsi con i rappresentanti di Adr, Alitalia, Enac e forze dell’ordine ha accolto l’immagine sacra in pellegrinaggio per il Giubileo Lauretano, l’Anno Santo promosso per la proclamazione della Vergine a patrona degli aeronauti avvenuta il 24 marzo 1920. Proveniente da Bari rimarrà dell’aerostazione fino al 28 gennaio, quando ripartirà per Cagliari. Ad attenderla davanti alla cappella, nel Terminal 3, il vescovo Gino Reali, Ezio Di Genesio Pagliuca, vice–sindaco di Fiumicino; don Francesco Soddu, direttore Caritas italiana; don Remo Chiavarini, dell’Opera romana pellegrinaggi; padre Giuseppe Tristaino, vicario foraneo di Porto ed altri sacerdoti.
Verrebbe da pensare a un gesto straordinario, in un luogo come è l’aeroporto, dove le persone vanno e vengono. Ma, forse è più normale di quanto sembri: è un atto di devozione tipico di una parrocchia e l’aeroporto di Fiumicino è una parrocchia, intitolata a Santa Maria degli Angeli. In occasioni come quella del 9 gennaio, la famiglia dell’aeroporto mostra di essere una comunità vera, dove le persone si conoscono, si stimano, collaborano. Sanno incontrare il prossimo. La solidarietà a Fiumicino è di casa e ha un nome: “Vite in transito”.
Durante la celebrazione giubilare Adr, con Ivan Bassato e Caritas Porto–Santa Rufina, con la direttrice Serena Campitiello, hanno rinnovato per il terzo anno consecutivo questo progetto di accoglienza per i senza dimora dell’aerostazione.
Attraverso l’impegno di volontari formati e la disponibilità di posti letto nella casa “Santa Maria degli Angeli”, realizzata negli spazi della parrocchia, le persone in difficoltà ritrovano la loro dignità, recuperando relazioni familiari e sociali. Circa cento uomini sono stati seguiti in questi anni, con 25 percorsi di accompagnamento conclusi.
Nella Vergine lauretana, ha spiegato il vescovo durante la celebrazione, «riconosciamo lo sguardo di un madre che sa accogliere tutti, soprattutto quando siamo affaticati dal vento contrario». Il riferimento al Vangelo di Marco sulla
traversata degli apostoli del lago di Tiberiade invita a riconoscere la speranza di Gesù: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». E a trovare in Maria la sicurezza di questa presenza: «Oggi la Vergine – ha continuato il presule – ci chiede di tenere il cuore aperto e libero da pregiudizi. La Madonna chiede la saggezza nell’impiego dell’aeronautica perché sia strumento di pace e di conoscenza tra i popoli».
Nella cappella affollata, tra i presenti c’erano Ugo De Carolis e Massimo Ilariucci di Adr oltre a Bassato, Patrizia Terlizzi, direttrice dell’Enac, Giovanni Casavola della Polizia di Stato, Giuseppe Leogrande, commissario di Alitalia da inizio dicembre. In serata tutto è tornato alla normalità in aeroporto. Quella normalità celebrata dalla sobrietà dell’evento. Nella cappella, ormai vuota una giovane donna rimane in preghiera davanti all’immagine della Vergine. Poco distante un giovane straniero chiede aiuto dopo essere stato rimandato indietro da un aeroporto europeo. Adr, parrocchia e Polizia di Stato lo ascoltano. Passerà la notte nella struttura della parrocchia, mentre si ragiona su come risolvere il suo problema.
Simone Ciampanella
foto Filippo Lentini
(14/01/2020)