“Pace e gioia per dischiudere le porte del Cielo”
Giorni di spiritualità della Comunità Parrocchiale di Sant’Antonio di Padova – Maccarese
9 – 10 novembre: fratelli e sorelle della Comunità Parrocchiale di Sant’Antonio di Padova – Maccarese e dintorni scelgono la bella terra di Bagnoregio per vivere un week-end di spiritualità sulla trama della “Gaudete et Exultate” di Papa Francesco. È la santità della “porta accanto”, degli umili, dei genitori, dei nonni, dei lavoratori della mente e della mano che ci fa riflettere, ci sorprende e ci fa riprendere con gioia il cammino quotidiano. Il Ritiro è stato seguito con interesse e con risonanze profonde da parte di chi ha già fatto un percorso spirituale, ma è stata una scoperta anche da parte di chi sta ancora cercando il vero Volto di Dio Padre e il posto da Lui designato con amore, per ciascuno.
Le Sorelle della Fraternità Monastica Missionaria e altri componenti la stessa Fraternità si sono adoperati per preparare il tema, per l’animazione e la guida sulla strada delle Beatitudini, affinché tutto fosse esperienza per una più profonda conoscenza dell’amore di Cristo e della nostra risposta alla chiamata ad essere santi. Il libretto-guida delle giornate aveva come titolo queste parole: “Dio ci vuole nella gioia e nella pace: fa male essere santi?” Nel cuore della giornata di domenica è stata celebrata la Santa Messa da don Felice, il sacerdote preposto alla cura spirituale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. È stato un momento di profonda sintesi di questo Ritiro.
Alla fine della Santa Messa è stato offerto un ricordo di questi giorni. Come in ogni ritiro, c’è la bella abitudine di lasciare ad ogni partecipante un pensiero-ricordo, perché una volta ritornati a casa, sia un piccolo strumento che richiama la ricchezza dell’esperienza fatta. In questa occasione è stata consegnata a ciascuno una chiave con un biglietto in cui erano scritte le Parole di Papa Francesco: “Pace e gioia per dischiudere le porte del Cielo”. Dopo l’incontro fatto di un dialogo cordiale di approfondimento e confronto del primo pomeriggio, è seguita una passeggiata al belvedere di Civita, la città che muore.
Prima di ripartire ci sono stati i saluti e i ringraziamenti reciproci, in particolare alle Suore del Divin Redentore che ci hanno offerto una ospitalità straordinaria, prezioso supporto che facilita preghiera e riflessione. In tutti c’è il desiderio di un nuovo incontro di riflessione, di preghiera e di esperienza fraterna di comunione.
Sr Giampaola Periotto