«I vostri genitori e i vostri insegnati dedicano ogni giorno della loro vita alla vostra crescita, cari ragazzi. Voi cercate di rispondere con l’affetto verso di loro e con l’impegno quotidiano. Ma il Signore ci chiede di più, ci chiede di essere luci splendenti per tutti gli altri». Con queste parole il vescovo Reali ha salutato lunedì scorso gli alunni dell’Istituto comprensivo Corrado Melone di Ladispoli. Alcune classi hanno partecipato alla Messa per la Pasqua organizzata dalla scuola in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria del Rosario, dove ha sede l’istituto. Assieme al presule hanno celebrato il parroco don Alberto Mazzola, il rettore del seminario di Anagni don Emanuele Giannone, che collabora con la parrocchia, e gli altri sacerdoti della città.
A partire dal Vangelo il vescovo ha invitato i ragazzi ad avere coraggio anche nei momenti di difficoltà. «Non dobbiamo peccare, ma quando ci capita, come accaduto a Pietro quando dice di non conoscere Gesù durante le ore della passione del Signore, dobbiamo saper chiedere perdono». Non conta quanto si è piccoli, fragili o peccatori, bisogna saper superare i propri limiti, «perché il Signore punta su di noi».
Per questo è importante camminare assieme agli altri, la strada non va battuta in solitaria, ma bisogna sapersi appoggiare ai compagni ed essere a nostra volta disponibili nei loro confronti quando ce ne sia bisogno. «Immaginate il tempo della scuola come un tempo di grazia. Tra i banchi nascono quelle amicizie che ci aiutano a crescere, a fare le prime scelte. Sono anche quei rapporti che spesso ci accompagnano tutta la vita. Mi raccomando, coltivate il desiderio di conoscere e lo spirito di carità che vi rende aperti agli altri. Questo è uno degli insegnamenti che la Pasqua ci offre, vivere con e per gli altri».
Alla fine della celebrazione il dirigente scolastico, Riccardo Agresti, ha salutato a nome di tutti gli insegnati e gli studenti per la bella preghiera. «Ringrazio tutti i ragazzi per la serenità con cui hanno partecipato alla Messa, e poi un altro grazie lo rivolgo al nostro grande amico, il vescovo, per il dono che ci ha fatto della sua presenza. Auguri a tutti».
Simone Ciampanella