Il Sinodo dei vescovi terminato a ottobre ha consegnato un compito a ogni Chiesa: camminare con i giovani. Non c’è ovviamente solo questo, ma la prima parte del documento finale è un forte invito a mettersi in gioco per vivere con i giovani le loro storie, accompagnarli nelle loro strade come adulti interessati alle loro speranze e alle loro difficoltà. L’Avvento è un tempo propizio per raccogliere il suggerimento dei padri sinodali, perché l’attesa verso la nascita del Salvatore ha la forma del percorso virtuoso, fatto di ascolto, di umiltà, di purificazione.
Per questo la pastorale giovanile ha scelto di avviare il suo cammino post–sinodale in questo tempo con un fine settimana per i giovani, soprattutto per gli universitari e i lavoratori, dal 15 al 16 dicembre al Centro pastorale diocesano.
«Con Dio non aver paura: vai avanti sogna in grande». Queste parole pronunciate da papa Francesco ad agosto nella veglia al Circo Massimo di Roma saranno il filo conduttore dell’incontro. «Con l’equipe diocesana abbiamo pensato a questa iniziativa per invitare i giovani della nostra diocesi a unirsi in un percorso spirituale comune», spiega padre Aurelio D’Intino, responsabile della pastorale giovanile di Porto–Santa Rufina. «Nelle nostre parrocchie ci sono tante belle proposte portate avanti dai giovani, e ognuna ha una ricchezza da preservare e da far conoscere.
Con questo incontro vorremmo creare una rete fra i gruppi per conoscerci, imparare tra di noi e mostrare un volto comune della nostra Chiesa». Costruire l’identità non è un tragitto da battere in solitaria, è un laboratorio in cui ci si riconosce in quello che fanno gli altri. Magari le pratiche degli altri sono differenti, profondamente diverse, trovare il denominatore comune dà senso ecclesiale a quello che si sta facendo.
Un po’ come in una squadra di calcio. Ogni giocatore ha caratteristiche differenti, che lo rendono unico. E la sua abilità sta nel diventare esperto nel proprio ruolo, nei suoi spazi. Eppure la sua capacità di gioco si misura nel sapersi armonizzare con gli altri compagni. La sua identità si sviluppa infatti nell’appartenenza a un gruppo, che ha bisogno della sua particolarità; d’altra parte l’atleta esprime il meglio di se stesso nel suo essere membro.
L’incontro di Avvento è il primo allenamento della squadra formata dai giovani della diocesi. «In questi due giorni– dice padre Aurelio – ci vorremo ascoltare con quello spirito offerto dal Sinodo. Un incontro di libertà, vissuto con disponibilità a comprendere per trovare risposte comuni alle sollecitazioni del nostro territorio.
Perché come dice il documento finale “L’ascolto trasforma il cuore di coloro che lo vivono, soprattutto quando ci si pone in un atteggiamento interiore di sintonia e docilità allo Spirito. Non è quindi solo una raccolta di informazioni, né una strategia per raggiungere un obiettivo, ma è la forma in cui Dio stesso si rapporta al suo popolo».
Programma del weekend
L’incontro diocesano d’Avvento per i giovani si tiene al Centro pastorale a Roma in via della Storta, 783, dalle 10 del 15 dicembre alle 17 del 16. Il sabato sarà dedicato alla condivisione dei percorsi dedicati ai giovani nella parrocchie. Nel pomeriggio si rifletterà su alcune parti del documento finale del Sinodo di ottobre. Poi i partecipanti, divisi in gruppi, approfondiranno alcuni temi. In serata di nuovo in aula per un confronto e per la preghiera.
La domenica è dedicata alla spiritualità. Nella mattinata è proposto “il deserto”, in cui i giovani mediteranno in solitudine. Dopo per chi vorrà ci sarà la possibilità di confessarsi.
La Messa chiude questa prima parte della giornata. Dopo pranzo spazio alla raccolta di proposte per programmare assieme gli incontri dell’anno.
Per informazioni contattare il 347.34.97.820 o scrivere a pgportosantarufina@gmail.com.
Simone Ciampanella
(10/12/2018)