Camminare insieme, chiedeva l’assemblea ecclesiale diocesana di Settembre. In questi giorni, come ogni anno, la diocesi ha la possibilità di contemplare un camminare insieme all’origine della sua storia, quella della famiglia di San Mario. Il viaggio di questa famiglia inizia in Persia attorno al 269. Sono diretti a Roma per venerare la tomba dell’apostolo Pietro. Qui, Mario con la moglie Marta e i figli Àbaco e Audìface, entrano in contatto con la comunità cristiana. Assistono alcuni carcerati, si adoperano per offrire degna sepoltura ai cristiani trucidati sulla via Salaria per volere dell’imperatore Claudio. Poi conoscono la comunità di Porto e si affidano al suo vescovo mettendo nella sue mani tutte le loro sostanze.
Ma la nuova fede continua a fare proseliti e inizia una nuova repressione. Molti sono arrestati, tra cui anche la famiglia persiana. Gli aguzzini tentano di convincerli sacrificasse agli dèi con ogni mezzo cruento. Inamovibili nella fedeltà a Cristo vengono infine condannati e portati presso una zona chiamata Buxus (Boccea) e qui vengono uccisi il 19 gennaio del 270.
Proprio in questa data la parrocchia di Santa Maria di Loreto ricorda i martiri in una Messa alle 11 nell’antica chiesa di San Mario, costruita in età moderna su una esistente dal Medioevo. Ma come tradizione vuole, la celebrazione diocesana è fissata il sabato successivo per favorire la presenza dei fedeli. Il 20 gennaio l’appuntamento è dunque alle 15.30 presso la chiesa di San Mario.
Da qui parte la processione verso le catacombe, dove viene letta la Passione della famiglia martire. Si ritorna poi nella chiesa per la celebrazione della Messa presieduta dal vescovo Reali alle 16.30.
red.
(16/01/2018)