Il sabato successivo alla Natività di Maria Santissima la Chiesa portuense si è radunata a Ceri per il pellegrinaggio alla Madre della Misericordia. I fedeli, provenienti da tutta la diocesi, si sono ritrovati all’edicola mariana per incamminarsi verso la strada che conduce alla rocca del santuario diocesano. Lungo la via sfregiata dalla tromba d’aria, che lo scorso anno ne ha sradicato gli alberi, il rosario meditato corre veloce, complice l’attenzione rispettosa della gente. E concede lo spazio alle invocazioni per poveri, malati, giovani. Con parole spontanee il popolo in cammino, fatto da pezzi differenti, si coinvolge in un’unica orazione. Ma qualcuno avanza più deciso, e altri invece rimangono indietro. Allora ci si ferma per continuare compatti. È interessante questo aspetto della processione. Come una legge che sta dentro ognuno e che il gruppo misteriosamente condivide si è spinti a restare uniti, modificando il proprio movimento. Si accelera o si riduce l’andatura per pregare assieme. Niente come la processione simboleggia meglio il desiderio e la volontà innata di camminare insieme, di ascoltarsi.
A percorrere la strada insieme, spiega infine il presule, concorre l’amore reciproco disinteressato che si fa anche correzione fraterna per il bene che voglio all’altro. «Camminare insieme sarà possibile se sceglieremo di vivere come San Paolo suggeriva ai primi cristiani di Roma senza essere “debitori di nulla a nessuno se non dell’amore vicendevole”, senza preoccuparci di un’osservanza formale delle norme, stavo per dire pignole senz’anima, perché “solo chi ama l’altro ha adempiuto la Legge”».
Nella piazza davanti al santuario abbastanza lungo il silenzio attende che molti abbiano risuonato la riflessione del vescovo. I gonfaloni, gli scout, l’Unitalsi, gli instancabili abitanti di Ceri con il loro parroco, i fedeli con i sacerdoti, le autorità e molti altri ancora. Sono tessere che hanno contribuito a rendere l’immagine di un popolo in cammino, dove nessuno si senta escluso.
Simone Ciampanella
(foto Alessandro Pielich e Filippo Lentini)
16/09/2017