Diffondere la carità

«Eccellenza, siamo qui per ricordare il senso del nostro servizio e chiederle di rinnovare il nostro mandato». Con queste parole don Emanuele Giannone, direttore Caritas Porto–Santa Rufina, ha presentato al vescovo Reali i volontari della diocesi nella veglia di Pentecoste. Il sacerdote ha condiviso le difficoltà cui fanno fronte quotidianamente le parrocchie, che vedono crescere le richieste di tante persone «con una vita ordinata» ma improvvisamente cadute nella precarietà a causa della mancanza di lavoro. Ha ricordato poi la presenza di un giovane volontario della diocesi, Rolando De Cristofaro, ad Amatrice come rappresentante di Caritas Lazio, «motivo di orgoglio per la nostra Chiesa». Don Emanuele tra l’altro ha comunicato l’impegno della Caritas nel Servizio civile, che ha visto accolto il bando per quattro giovani al Centro pastorale di Ladispoli (vedi accanto) e nei prossimi giorni inizierà la selezione degli aspiranti.

Molte comunità erano rappresentate il 3 giugno nella cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, accompagnate dai loro sacerdoti, anche se mancavano diverse parrocchie. «Il dono dello Spirito arriva in aiuto della nostra debolezza – dice il vescovo nell’omelia –, e attraverso di noi sgorga verso gli altri come ci dice l’evangelista Giovanni». Attraverso la carità «partecipiamo gli altri della grazia ricevuta e mettendoci accanto alle persone più fragili siamo veri testimoni dell’amore di Gesù».

Una preghiera intensa quella di sabato notte con il suggestivo rito del mandato attraverso cui i volontari confermano al pastore la disponibilità a servire la Chiesa, «per essere pietre vive che ricordano a tutti Cristo servo e buon samaritano». Il clima raccolto e attento è stato favorito dai cori di Santa Maria di Nazareth e di Santa Rita, che hanno animato la Messa facendo cantare tutti.

Marino Lidi

(08/06/2017)