Religione a scuola? Sì, grazie

Il 20 maggio al Centro pastorale diocesano si è tenuta l’assemblea di fine anno degli Insegnanti di religione cattolica (Irc). La direttrice dell’ufficio scuola, suor Maria Luisa Mazzarello, ha ringraziato i docenti del loro impegno attraverso cui garantiscono la presenza concreta della Chiesa negli istituti. Così anche il vescovo Reali, che ha salutato gli insegnanti invitandoli a essere sempre più animatori di aggregazione tra tutto il personale.

Nella prima parte della mattina suor Maria Teresa Spiga, docente della Pfse Auxilium di Roma, ha presentato l’esito della “IV indagine nazionale sull’insegnamento della religione cattolica nella scuola italiana”. Dalla ricerca emergono evidenti due dati. Gli studenti sono contenti di frequentare l’ora di religione, perché attraverso di essa riescono a porre in modo serio le loro domande di senso. Dall’altro lato lo studio, condotto a trent’anni dal concordato, rivela la grande soddisfazione degli Irc nello svolgere un lavoro attraverso cui poter esprimere la vocazione all’insegnamento e la testimonianza culturale della propria esperienza di fede. Spiga lancia anche una prospettiva sull’urgenza di affrontare seriamente l’educazione digitale. In particolare invita i docenti a dotarsi di strumenti concettuali che sappiano leggere il cambiamento antropologico che le nuove tecnologie apportano.

Nella seconda parte dalla mattinata sono intervenuti Annarita Cugini ed Egildo Spada, autori di Porto–Santa Rufina. Storia di una Chiesa. I due insegnanti, la prima di religione e il secondo di lettere, hanno condiviso le caratteristiche essenziali del territorio diocesano, indicando nella storia della Chiesa locale un sostegno per avviare i ragazzi alla consapevolezza dei luoghi in cui vivono. Luoghi e nomi che hanno una storia e possono aiutare i ragazzi a inserirsi in un percorso che è nato nei primi secoli del Cristianesimo.

L’assemblea si è conclusa con la Messa presieduta da don Domenico Reverberi, vice parroco dei Santi Pietro e Paolo all’Olgiata e insegnante di religione. Nell’omelia il sacerdote ha condiviso la sua gratitudine per l’esperienza dell’insegnamento. Accompagnare dei giovani nel loro percorso di crescita è davvero una benedizione e una grazia del Signore.

red.

(25/05/2017)