Alitalia: Montino, soluzione arrivi con grandi Società partecipate Stato

di Dario Nottola

Rilanciare l'Alitalia attraverso un nuovo modello di gestione che punti sulle competenze delle grandi società partecipate dello Stato per riaffermare la centralità del sistema industriale italiano. Obiettivo: superare la crisi e creare le condizioni per un "vero e duraturo piano industriale integrato". E' questa, con una mozione approvata all’unanimità dai consiglieri di maggioranza e opposizione, la proposta di rilancio per Alitalia, discussa nel Consiglio comunale straordinario di Fiumicino, in seduta aperta, lo scorso 29 marzo, presso il terminal 5 all'aeroporto Leonardo da Vinci, che l'amministrazione comunale ha inviato al Governo. Una proposta di rilancio di Alitalia attraverso una strategia di ristrutturazione aziendale per la salvaguardia del personale, l'efficientamento e la riduzione dei costi. Erano presenti anche delle rappresentanze di lavoratori Alitalia e sindacali, oltre che di varie aziende aeroportuali.  Il Consiglio è stato aperto dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino ("Siamo qui dove si tocca con mano la drammaticità della situazione Alitalia, con a rischio migliaia di lavoratori, anche dell'indotto, che vivono su questo territorio"). Hanno preso la parola, oltre a consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, anche rappresentanti sindacali e dei lavoratori. 

"Siamo fortemente preoccupati – ha detto il Sindaco Esterino Montino – e non possiamo aspettare che succeda qualcosa di catastrofico ed irreversibile, con una vera e propria carneficina sociale: oggi, con una condivisione unanime, al di là degli schieramenti, presentiamo una proposta di soluzione della crisi. Non una nazionalizzazione ma chiediamo che il Sistema Italia, con il sistema industriale italiano, faccia fino in fondo la propria parte.  Pensiamo ai grandi gruppi partecipati come Leonardo-Finmeccanica, Eni, Ferrovie: entrino in campo acquisendo la partecipazione del pacchetto azionario, il 51% di Alitalia. Subentrerebbero a quelle derivate dall'operazione CAI ormai fallita che ha spacchettato le quote tra aziende che, nel loro core-business, non hanno nulla a che fare con il trasporto aereo".

Ferrovie dello Stato SpA, leader italiana nei trasporti su ferro e per l’alta velocità, acquisendo le quote di Alitalia può creare un vero e proprio sistema della mobilità in Italia e garantirebbe l’adeguamento del servizio di coincidenze dei trasporti cielo-terra fino ad evitare che, sul territorio, ci sia la sovrapposizione di tratte aeree e ferroviarie inutili e tali da incidere negativamente su entrambe. Leonardo-Finmeccanica, azienda leader nei settori di Aeronautica, Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale, Sistemi di Difesa e Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni, potrebbe acquisire quote di Alitalia al fine di ristrutturare attraverso le proprie competenze e strutture, il sistema della manutenzione riducendo in una prima fase i costi per poi, in un’ipotetica seconda fase, trasformare quei costi in ricavi in una prospettiva di costituzione di un vero e proprio polo internazionale delle manutenzioni e ammodernamento delle flotte aeree, non solo per Alitalia ma anche per le piccole e medie compagnie internazionali. Eni, azienda leader a livello mondiale nel settore petrolifero, acquisendo quote di Alitalia, assicurerebbe alla società i migliori prezzi del mercato per i rifornimenti e porterebbe la propria esperienza nella gestione delle risorse di carburanti al fine di ridurre gli sprechi e rendere più efficienti le modalità di utilizzo.

"Non possiamo assistere inermi all'ennesimo piano lacrime e sangue di Alitalia – ha aggiunto Montino - che colpisce oltre duemila lavoratori tra personale di terra e di volo con ricadute pesantissime sull'indotto, sul nostro territorio e sul sistema Paese. L'amministrazione comunale ha deciso di uscire dalla fase della protesta per percorrere quello della proposta, tracciando un percorso e una strategia al fine di evitare i licenziamenti e rilanciare la compagnia. Il Consiglio comunale di Fiumicino, con questa mozione, mi chiede formalmente di trasmettere questa proposta al Governo, ai due presidenti delle Commissioni parlamentari trasporti, alla Regione Lazio e a tutte le parti interessate.  Il Consiglio comunale, al di là degli schieramenti politici, ha presentato una proposta seria e concreta per un rilancio della nostra ex compagnia di bandiera. Siamo pronti a discuterla nel merito in tutte le sedi preposte. Credo infine sia urgente un governo di insieme delle molteplici crisi occupazionali dei vari settori all'interno dell'aeroporto, mediante la costituzione di un bacino unico aeroportuale che garantisca anche nuovi processi formativi e sbocchi occupazionali – ha concluso Montino - nelle diverse attività all'interno dell'aeroporto stesso”.

(30/03/2017)