Riccardo Muti d'accordo con il Papa: no alle canzonette in chiesa

 

da: Agenzia Ansa, 26/05/2011

 

Il famoso direttore d’orchestra Riccardo Muti è d’accordo con papa Benedetto XVI nel bandire l’uso di chitarre e canzonette dalla Messa cattolica.

Il pontefice ha richiesto che si ponga fine alla musica religiosa di ispirazione pop, che molte chiese cattoliche utilizzano in diverse parti del mondo per attirare i fedeli.

“E’ certo possibile modernizzare la musica sacra” ha affermato il papa durante un concerto nella Cappella Sistina. “Ma ciò non può avvenire al di fuori del solco della grande tradizione del passato, dei canti gregoriani e della musica sacra polifonica. La Chiesa sostiene mezzi espressivi nuovi nella musica, come nell’arte e nell’architettura, senza però rinnegare il passato, la storia dello spirito umano che è anche la storia del suo dialogo con Dio”.

I critici, da parte loro, sostengono che l’uso della musica moderna contribuisce a mantenere la fede cattolica rilevante e vibrante per i giovani, e che è meglio avere chitarre e tamburini a Messa, piuttosto che le chiese vuote.

Ma il direttore d’orchestra Muti, di fama internazionale, respinge queste obiezioni.

“Il papa ha ragione quando dice che occorre riportare nelle chiese il nostro grande patrimonio musicale”, ha dichiarato Muti, ex direttore della Scala di Milano e ora a capo dell’orchestra sinfonica di Chicago.

“E’ la Chiesa che ha determinato la storia della grande musica. Quando entro in una chiesa e sento quattro strimpellate di chitarra o canti con parole insipide e senza senso, credo che sia un insulto. 

“Io non riesco a spiegarmi come mai in passato ci sia stato un Mozart e un Bach, e oggi abbiamo delle cantilene. Questo è mancanza di rispetto all’intelligenza delle persone”. Malgrado molti dissentano dalle vedute di papa Benedetto sulla musica, non vi è dubbio che il papa parli con autorità sull’argomento. Provetto pianista, egli proviene da una famiglia amante della musica e il fratello Georg Ratzinger è stato per molti anni Maestro di coro a Regensburg, sede di una delle più famose corali europee di voci bianche.

La linea di papa Benedetto sulla musica moderna, fa parte del suo programma per riportare la Chiesa alle proprie radici.

Per questo, ha ridato vita all’uso della Messa latina, che era stata abbandonata dopo che il Concilio Vaticano II (1962-1965) aveva introdotto la Messa in lingua vernacolare. In questo mese di maggio, la Santa sede ha pubblicato una “istruzione” in cui si esortano i vescovi a permettere ai propri sacerdoti di celebrare la Messa pre-conciliare in latino – la lingua del canto gregoriano tanto amato dal papa. L’istruzione ha voluto chiarire ancor meglio il decreto pontificio del 2007, che autorizzava l’adozione della Messa di San Pio V.

 

(traduzione di don Giorgio Rizzieri)

 

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