Portare le giovani a Gesù

A Santa Severa si festeggia Sant'Angela Merici
Alla grande figura di Sant'Angela Merici, cui è dedicata la parrocchia di Santa Severa che sta vivendo i disagi temporanei dei lavori di ristrutturazione, in questo 2025 è stato reso il giusto merito, poiché localmente è esistita per decenni l'unica scuola materna, oltre elementari e medie comunali nel medesimo edificio, condotta dalle famose suore Orsoline conosciute dovunque. D. Stefano nella celebrazione liturgica ha posto in risalto la figura della mistica Suor Angela, e tre parrocchiane, in successione, hanno letto una sintetica biografia di colei che si è donata al Signore Gesù e alla gioventù del tempo. Sant'Angela Merici, dopo varie esperienze spirituali e fisiche, sale al cielo il 27 Gennaio 1540 e il suo corpo incorrotto, è custodito nella chiesa di Sant'Afra a Brescia dove sempre è venerato.

Al termine della Santa Messa, tutti sono stati ospiti della sig.ra Margherita e del figlio Fabio presso il salone del Pyrgi hotel per una fraterna e gioiosa conviviale comunitaria che ha posto fine alla giornata dedicata alla Santa delle giovani di ogni tempo. Angela Merici: oggi potrebbe essere una persona sconosciuta a molti e, invece, per tantissimi altri è una Santa importante e decisiva, socialmente impattante sulla società femminile non solo nella sua Desenzano, anche in Italia. Nota più comunemente come Suor Angela, nasce nel 1474 a Desenzano del Garda in una famiglia della piccola/media nobiltà rurale. 

Da pre-adolescente conosce i lutti devastanti per le scomparse sia dei genitori che dell'amatissima sorella. La sua vita si svolge tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento in quello straordinario periodo di fermenti intellettuali, di acquisizioni filosofiche, di fioriture scientifiche e artistiche, di sviluppo del pensiero umano che è noto col nome di Rinascimento. In quei decenni si sviluppa negli ambienti religiosamente più sensibili, la tendenza ad abbandonare le speculazioni filosofiche e teologiche per ritornare ad una concreta vita cristiana, fondata sulla meditazione e sul vissuto del Vangelo. È in questo humus culturale, che prende nuovo vigore l'umanesimo cristiano cui suor Angela non è indifferente; qui matura la sua straordinaria esperienza materiale e spirituale, concretizzatasi nella fondazione della Compagnia delle Dimesse di Sant’Orsola, che darà forma ad una nuova dignità della donna con la consacrazione vissuta non più nei chiostri ma nel mondo, all’interno delle famiglie e per le strade, fuori dai monasteri. Il suo profetismo non si manifesta, dunque, in forme apocalittiche e millenaristiche, ma nell’attenzione ai segni del cambiamemto e nella loro corretta interpretazione.

La novità assoluta è l’audacia (per quei tempi) della proposta di Sant’Angela (familiarmente chiamata in dialetto Sur Anzula) che consta nel mettere al centro il modello della chiesa primitiva, il tipo di vita degli Apostoli e delle prime comunità cristiane, aprendo in questo modo la strada a una devotio moderna. 
Tuttavia, è proprio dalla morte della sorella in poi che si imprime nel suo animo, poiché al dolore per la perdita affettiva si aggiunge la trepidazione per la sua destinazione ultraterrena, il desiderio della vocazione monastica. A questo evento, la morte della sorella, si ricollega la celebre visione consolatrice della “scala di Brudazzo” che prefigura la fondazione della Compagnia di Santa Orsola. Nella sua emblematicità, padre Landini, della Congregazione dei Padri della Pace e confessore della Compagnia di Sant'Orsola, circa quarant’anni dopo la morte di Angela, scrive testualmente:(...) “et una volta elevata in spirito, parevagli aprirsi il cielo et uscir una processione meravigliosa d’angeli e di verginelle, scambievolmente a doi a doi” che insieme suonavano e cantavano. Implicito, in questo ininterrotto snodarsi della processione di angeli e vergini che unisce la terra al cielo, è il riferimento alla scala di Giacobbe (Gn 28,11-9) come ponte tra Cielo e terra. 

Alessandro Pielich
 
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