Rimane Lei la nostra unica Speranza

Conclusione dell’Anno Mariano Diocesano

 

Gli ultimi giorni dell’Anno Mariano sono stati segnati dalla premiazione del Concorso nelle Scuole della Diocesi, presso il Centro Pastorale, e dalla cerimonia di ringraziamento presso la Chiesa Cattedrale a La Storta.

La gioia dei colori, la forza della creatività, la padronanza delle capacità espressive. Questo e molto altro hanno espresso gli alunni delle scuole della Diocesi nelle opere del Concorso artistico indetto per l'Anno Mariano dal tema: “Il volto di Maria donna dei nostri giorni”.

I lavori sono stati esposti negli ultimi tre giorni dell’Anno Mariano presso il Centro pastorale a La Storta, dove nella mattina del 7 dicembre sono stati premiati i vincitori di questa bella iniziativa, promossa dall'ufficio scuola della Diocesi, diretto da suor Anna Peron.

I premi sono stati consegnati dal dott. Egildo Spada, economo e incaricato dei beni culturali della Diocesi, a nome della giuria composta da: suor Anna, Vincenzo Mannino, incaricato per la pastorale sociale e del lavoro, Carmelo Ferraro, iconografo e la prof. Cristina Carlucci, educatrice e studente dell'Auxilium.

Per la sezione dell'infanzia ha vinto l'IC “Piazzale della Gioventù” di Santa Marinella. Nella primaria i vincitori sono stati: la 5ª C dell'IC “Cena” di Cerveteri, la 5ª D dell'IC “Ilaria Alpi” e la primaria presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro.

Nella Secondaria di primo grado hanno vinto: la 3ª D IC “Porto Romano”, 3ª A-D-E dell'Ic “Ilaria Alpi”, 3ª F dell'Ic “Corrado Melone”. Nella Secondaria di Secondo Grado hanno vinto: ISISS “Magarotto” a Casal Lumbroso e la 5ª dello stesso istituto, 3ª D del Liceo “De Sanctis” a La Storta. Quella del Concorso mariano è stata, in definitiva, un’esperienza straordinaria di partecipazione alla ricerca della bellezza del volto della Madre di Dio che abbiamo cercato in questo Anno Mariano.

Nella serata dell’8 dicembre, presso la Chiesa Cattedrale a La Storta, abbiamo vissuto la simbolica chiusura della Porta santa. Il nostro Giubileo mariano straordinario si è strutturato attraverso tempi ed eventi particolari: quello della “Madonna pellegrina”, l’immagine di Maria custodita e venerata nella Chiesa Cattedrale, accolta nelle Vicarie della Diocesi durante la Quaresima, il Pellegrinaggio a Fatima, il pomeriggio mariano a Ladispoli il 13 ottobre, insieme a tante altre catechesi, come quella del Cardinale Angelo Comastri, e celebrazioni.

Il culmine di quest’Anno Mariano è stato senz’altro il giorno della consacrazione della nostra Diocesi al Cuore Immacolato di Maria, l’8 giugno scorso. Momenti di grande significato e intensità che hanno impreziosito questo Anno di grazia. Un arricchimento esistenziale tenendo come modello il Cuore della Madre, la beata Vergine Maria. Con lei impariamo ad amare e, trovare così la via del Cielo, cioè il suo amatissimo Figlio Gesù Cristo.

Per mezzo dell’indulgenza plenaria che abbiamo guadagnato più volte, visitando la Chiesa Cattedrale e gli altri tre Santuari mariani: di Ceri, Santa Maria di Galeria e Santa Marinella, il Signore ha fatto fluire fiumi di grazia e di benedizione.

Per mezzo di Maria Santissima a tutti ha donato il suo amore e la sua pace, ha irrobustito le mani fiacche, ha rinsaldato le ginocchia vacillanti, ha detto a ciascuno di noi: Coraggio, non temere! Rinvigoriti da questa esperienza di misericordia e rinfrancati dall’incontro con lui, nel giorno dell’Immacolata abbiamo reso grazie nell’Eucaristia. Unendo infine le nostre voci al canto di tutta la Chiesa con un solenne “Te Deum Laudamus”.

Durante questo anno abbiamo ancora comunicato nella fede, nella speranza e nella carità, con tutto il mistero di Cristo distribuito nel ciclo dei tempi liturgici. Ora, rinfrancati da questa esperienza di conversione, ci prepariamo a vivere il Giubileo universale che tra poche settimane inizierà. Come i discepoli che hanno visto il suo volto, custodiamo la gioia dell’incontro con il Signore e manteniamo senza vacillare la professione della nostra fede, perché è degno di fede Colui che ci ha promesso la vita in abbondanza.

Andrea Santi

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