In adorazione di Gesù sacramentato, una serata di intensa spiritualità e di preghiera. La pioggia battente non ha impedito ai partecipanti di raggiungere la Chiesa Cattedrale a La Storta nella serata del 21 novembre, giorno in cui la Chiesa ricorda la presentazione di Maria Santissima al Tempio. Attesi particolarmente i giovani delle nostre Parrocchie, affascinati dal canto melodioso dei frati e delle suore della Fraternità di Betania e dai gesti rituali che ci hanno aiutato a pregare alla presenza di Gesù sacramentato solennemente esposto sull’altare.
La penombra in cui è stata mantenuta la Chiesa ha favorito il raccoglimento e l’interiorizzazione delle parole del Vangelo e del commento al brano delle nozze di Cana con il miracolo dell’acqua diventata vino, il segno che ha manifestato la gloria di Cristo determinando l’atto di fede degli Apostoli presenti al miracolo. È il segno della rinnovata alleanza nuziale di Dio con l’umanità, il vino che rallegra la festa che si avviava ad una ben triste conclusione, la gioia che lo Spirito porta nelle vite trasformate di coloro che prendono parte alle nozze dell’Agnello.
Di incoraggiamento le parole di p. Aurelio D’Intino, delegato dal Vescovo a presiedere il momento di preghiera. Il segno della luce e dell’acqua, che hanno coinvolto i presenti, espressione della fede in Cristo risorto, il “mio” salvatore che, mentre fa nuove tutte le cose apre cammini di speranza. Di fatto, è l’ultimo appuntamento proposto per l’Anno Mariano che volge velocemente al suo termine. Fate quello che vi dirà, aveva detto la Vergine ai servi – nella speranza che qualcuno dei presenti abbia sentito rivolte a sé quelle parole e possa mettersi al servizio di Dio e della sua Chiesa seguendo la chiamata del Signore che passa. (RED. - r.l.)