Una toccante testimonianza di chi ha partecipato al pellegrinaggio diocesano di Gruppi di Preghiera di padre Pio
Mi chiamo Chiara ho 22 anni , sono andata al pellegrinaggio quasi per caso anche se di caso sappiamo che non si può parlare quando si parla di fede. Oggi mi piacerebbe parlare più che della parte tecnica e organizzativa di questo viaggio che senza dubbio è stata eccezionale, delle emozioni che ho provato e soprattutto vorrei convincere attraverso la condivisione delle mie emozioni altri giovani come me ad affrontare viaggi come questo perché riempono l'anima di gioia. Premetto che da poco tempo mi sono riavvicinata alla fede perciò non credevo che fin dai primi istanti della partenza potessi sentire delle emozioni così forti. Diciamo che il mio viaggio dall'inizio alla fine è stato caratterizzato da un pianto continuo .. con molti dei miei compagni di viaggio abbiamo considerato questo pianto come liberazione, come senso di appagamento, ma in fondo chi lo sa?
Arrivati a destinazione abbiamo pranzato e anche lì sorpresa … da quel momento in poi si è creato un gruppo eterogeneo sia di età che di personalità, un gruppo solare pieno di condivisione, generosità .Personalmente mi ha reso felice e quest'immagine mi ha riportato un po' all'unione che la chiesa e nostro Signore ci insegnano. Dopo il pranzo è seguita la Via Crucis. Tutti sappiamo com'è fatta una Via Crucis, ma cancellatela dalla mente, stiamo parlando di una esperienza del tutto soprannaturale , si è svolta nella pineta disposta intorno a una scalinata ; le stazioni erano caratterizzate da delle lastre di marmo sul quale erano rappresentate le scene. Nel mio cuore in quel momento avevo una leggerezza mai provata un tutt'uno con natura e fede .
Dopo la Via Crucis abbiamo fatto la visita guidata ai posti dove è vissuto Padre Pio. Ecco per me se dovessi fare un podio delle emozioni provate credo che si posizionerebbe al terzo posto, difficile da spiegare diciamo che mi sono persa. Sì, sia nel senso letterale, sia emotivo. Nel momento esatto in cui mi trovavo davanti alla cella n.1 di Padre Pio e davanti al Crocefisso dove si sono verificate le stigmate, sono scoppiata in un pianto che sembrava non fermarsi più. Adesso sarete curiosi se dopo emozioni così forti sia possibile provarne ancor di più... Come vi ho detto prima mi sono persa, ho perso la cognizione del tempo in quei pianti e ho perso il gruppo - divertente, vero? Ma non preoccupatevi poi li ho ritrovati! ma la sfortuna ha voluto che quando li ho raggiunti alla Chiesa 'nuova' ove è deposto al momento il corpo di Padre Pio, c'era tantissima gente, motivo per il quale non sono riuscita in quel momento a connettermi con Colui che mi è sempre stato accanto fin da piccolina. Ma non mi sono data per vinta ed ho seguito il gruppo a cena.
Con alcune compagne speciali per me, siamo andate a fare compere e poi alla fiaccolata (esperienza bellissima e penso che bisognerebbe farla ogni tanto anche qui a Roma) e poi siamo andate a dormire e abbiamo messo la sveglia alle sei per essere prontissime alle sette a riandare a far visita a Padre Pio. Ecco in quel momento, inutile dire che ho pianto, ma mi sento di specificare che io lo sentivo accanto a me, io sentivo il suo respiro; un livello di connessione se così si può definire unico nel suo genere. Ad oggi ho ancora addosso quella sensazione stupenda, spero mi rimanga per tutta la vita e sto cercando di impegnarmi a non perderla .
Momento equiparabile a questo è stata la visita a San Michele Arcangelo, che ci tengo a specificare essere avvenuta dopo la visita a Padre Pio; ecco a questo punto con Padre Pio al mio fianco era come se le preghiere, le parole mi venissero suggerite da qualcuno ..un fiume misto di preghiere e lacrime, lacrime e preghiere. Spero di essere riuscita a far capire il mio stato d'animo e le mie impressioni, anche perché non sono molto brava a scrivere. Ai ragazzi come me ci tengo a dire che li invito e li aspetto con gioia e se il loro pensiero o timore è quello di non trovarsi bene con persone più grandi o sconosciute, beh non abbiatelo, perché se una cosa posso aver constatato è che sono più arzilli e divertenti di noi. Creerete legami unici: credetemi.