«La speranza è avere la certezza che ogni parola detta da Cristo si è compiuta, si compie e si compirà e per questo va vissuta tutta nell’attesa che essa realizzi per noi anche ciò che promette. La speranza è la certezza che il Signore è fedele ad ogni parola da lui detta. Lui stesso ogni parola l’ha sigillata con l’effusione del sangue del Figlio suo Crocifisso. La sua resurrezione dai morti è garanzia inconfutabile del compimento di ogni sua parola». Con queste parole don Giuseppe Carrabetta ha introdotto la sera di giovedì 3 ottobre il Simposio “Sant’Ippolito: in Cristo ha sperato” che ha inaugurato l’anno accademico della Scuola di formazione teologico-pastorale "Sant'Ippolito".
L’evento, che si è svolto nell’auditorium della parrocchia di Santa Paola Frassinetti a Fiumicino, ha dato il via al triduo in vista della festa del martire Ippolito, primo vescovo di Porto e patrono della nostra diocesi di Porto-Santa Rufina e della città di Fiumicino, che da trent'anni si celebra regolarmente il 5 ottobre. E' prevista una veglia di preghiera all’Episcopio di Porto il 4 ottobre, mentre sabato 5 il tutto si concluderà con la processione e Messa nei pressi dei resti archeologici della Basilica di Sant’Ippolito.
Il coro della parrocchia di Santa Paola, guidata da don Cristoforo Dudala, insieme a quello di Focene, hanno introdotto il dialogo a più voci, moderato da Letizia Mengoni, docente di religione. Il dott. Egildo Spada, storico del territorio ed economo diocesano, ha delineato le origini storiche della Chiesa portuense illustrando le evidenze archeologiche sulla figura del santo. È stato invece don Roberto Leoni a tratteggiare la vita della prima comunità cristiana nata attorno ai porti imperiali di Claudio e Traiano: "Accoglienza - ha detto il sacerdote, che è cancelliere vescovile e direttore della scuola Tisserant di Ladispoli- è la parola propria della nostra identità diocesana, fondata sul desiderio di annunciare la risurrezione di Cristo a tutti. E' la risurrezione il fondamento della speranza che ci è concessa".
Per l'on. Mario Baccini, sindaco di Fiumicino, la scuola teologico-pastorale di Sant'Ippolito esprime da anni una risorsa culturale per dotare le persone di contenuti utili a dare ragione della fede e per questo riceve l'apprezzamento dell'amministrazione cittadina, che anche se opera in maniera laica, si riconosce pienamente nei valori della fede cristiana. Infine, il vescovo Gianrico Ruzza ha concluso la discussione facendo riferimento alla “diaconia” del suo primo predecessore: ogni pastore è servo della gente che gli è affidata. Per il vescovo, la bellezza della scuola teologica consiste nel ricevere e donare il cuore della fede nello stesso modo che anche Ippolito ha fatto: saper comunicare il Vangelo alla gente del proprio tempo. In conclusione c’è stata la consegna dei diplomi agli studenti che hanno concluso il ciclo triennale di studi. (RED. - si. cia.)