Il dono più grande

Santa Severa, processione e festa dell'Assunta

Da Maria Stella Maris a Maria l’Assunta in Cielo; nella parrocchia litoranea di Santa Severa in meno di 24 ore dalle 8.30 del 14 Agosto al giorno dopo, siamo stati colmati e abbiamo venerato la Santissima presenza della Gran Madre di Dio, la Beata Vergine Maria, di cui San Paolo VI  ebbe ad enunciare che: Maria è il più grande dono che Dio ha fatto all’umanità. E’ la Madre Divina: Capolavoro del Creatore. Riflesso evidente di Dio. Miracolo di natura e di grazia.  Ed è vero, un grande dono! Una moltitudine infinita di credenti, miliardi, nei secoli ha compreso che la conoscenza della Beata Vergine Maria, era ed è fondamentale (oltremodo utile) a farci conoscere meglio l’amatissimo suo Figlio Gesù Dio.  E quanto è stato immenso l’amore di San Giovanni Paolo II (e il suo Magistero Mariano)  poichè basta ricordare il suo Totus Tuus rivolto a Colei che ha avuto, tra le braccia di Madre, l’Uomo più grande di tutti. E quanto noi  amiamo Maria? Immensamente amata da tutti quali sono i bambini e gli adulti. La Madonna occupa un posto assoluto e di primissimo piano, non solo nella storia della salvezza del genere umano, anche nella vita di fede in tutti i nostri giorni: Lei è la più venerata, Lei è la più supplicata tra tutti i Santi del Cielo. Come per Gesù così per la Beata Vergine Maria - e per tutti i Doni Divini che Ella ha ricevuto dalla Volontà e per Volere del Padre Onnipotente - sono stati utilizzati tutti i titoli umanamente possibili e conosciuti da chi, fin dai tempi più antichi a quelli contemporanei, l’ha venerata e le è devoto. Maria la Madre di Dio, la Santissima Figlia, la prediletta Madre della Chiesa e degli uomini, Maria l’Avvocata, la Corredentrice, la Protettrice, la Mediatrice, etc… sono talmente tanti questi titoli che è spesso facile non ricordarli tutti!

Ecco, allora, che a Santa Severa giunge Maria la Stella Maris-Stella del Mare, Protettrice e Soccorritrice di tutti coloro che operano e vivono sul e nel mare! Sono intere popolazioni -non solo in Italia- oppure il solo uomo (immaginiamo il subacqueo in immersione); come anche i marinai civili e militari, oppure pescatori dilettanti o professionisti, gente di qualsiasi categoria marinara. Tutti, proprio tutti, hanno in Maria Stella Maris la Santa Madre cui rivolgersi in ogni quotidiano momento. E come per la stella polare che di notte indica la navigazione ai marinai, Maria Stella Maris è Colei che indica il cammino spirituale e materiale da seguire a tutti noi, dal mare alla terraferma. E il privilegio che la locale comunità di Santa Severa, in questi mesi estivi piena di vacanzieri, ha ricevuto è stato di potersi trovare di fronte all’icona pellegrina di Maria Stella Maris alla vigilia di una Solennità della Chiesa talmente importante e partecipatissima come il 15 Agosto: l’Assunzione della B.V. Maria al Cielo.

La brillantissima, originale e primigenia illuminazione del nostro Presule, è stata ben preparata e condotta. Dalla iniziale parrocchia di Pescia Romana nella Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, alla conclusiva parrocchia di Fiumicino parte attiva della Diocesi di Porto-Santa Rufina: nelle consorelle Diocesi tutto un susseguirsi, nei giornate in cui è transitata da una località all’altra, di preghiere e di fedeli in fila in chiese piene a dimostrazione dell’amore dei fedeli verso Maria; la Stella Maris che “ha visitato” migliaia e migliaia di persone oranti, le quali hanno accolto e venerato l’icona di Lei. Questo fruttifero e inaspettato giorno della Stella Maris in Santa Severa, ha preceduto la Solennità che per eccellenza “spezza e divide idealmente” in due l’estate: il 15 Agosto, giorno dedicato dell’Assunzione di Maria al Cielo. E d. Stefano, come da tradizione, dopo la Celebrazione Eucaristica avvenuta in uno Spazio Sacro “La Stella del Cammino” straboccante di fedeli, ha guidato la pia processione col simulacro infiorato dell’Assunta, lungo il percorso dall’uscita fino alla prima sosta alla Rotonda a mare. Qui, sono stati ricordati i fedeli defunti dell’anno, qui il generoso Severino Tamburini col suo pattino di salvataggio ha ricevuto la corona di fiori, poi si è diretto al largo dove ha deposto al tramonto del sole, il nostro ricordo sulle leggere onde. Tutti radunati a pregare e poi osservare questi momenti con attenzione, fiduciosi e sereni poiché dall’alto troneggiava Lei, Maria.

Poi, tra canti mariani e preghiera del Santo Rosario dirigendoci per il tratto del lungomare fino al Castello di Santa Severa. Già era buio, quando ci siamo approssimati all’ingresso, e i tantissimi visitatori presenti nell’area si sono rispettosamente fermati, hanno seguito il nostro passaggio pregando e cantando con noi: una lieta sorpresa anche per loro e per noi! Poi ecco la nostra chiesa, ecco Santa Maria Assunta illuminata e pronta ad accoglierci: eravamo tanti e la chiesa incapace di accoglierci tutti al suo interno… I saluti coi ringraziamenti di rito, prima della benedizione finale come atto conclusivo, sono stati porti da d. Stefano all’on.le Deputato della camera dott. Alessandro Battilocchio, al Consigliere del Comune di Santa Marinella sig. Andrea Amanati in rappresentanza dell’Amministrazione stessa e del Sindaco, del Consigliere ing. Domenico Fiorelli, dell’Assessore di Tolfa sig. Mauro Folli, alla Coordinatrice di LAZIOCREA spa per il Castello dott.ssa Claudia Cacciatori sempre collaborativa e al Direttore Generale dott. Giuseppe Tota, alla Responsabile sig.ra Rossana della CRI Comitato Santa Severa/Santa Marinella, al Comandante LGT CS, Massimiliano Salerno col  Vicecomandante Giancarlo Tortoreto dei Cc di Santa Severa e i loro sottoposti unitamente alla Polizia Locale e tutti loro hanno letteralmente garantito l’ordinato svolgersi dell’evento tanto partecipato, a tutti i Benefattori e particolarmente ai Volontari parrocchiali che hanno collaborato in questa torrida estate alla riuscita della processione, e dei Riti Liturgici che sono stati celebrati in tutto questo periodo.  Un fortissimo Viva Maria corale, si è innalzato nella chiesa, concludendo momenti di religiosità che definire stupendi è riduttivo: meravigliosamente belli. A Dio piacendo, ci ritroveremo nel 2024.

Alessandro Pielich

 

 
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