Fede e amicizia

Isola Farnese, celebrazione in onore del patrono San Pancrazio

Il giorno 12 maggio u.s. ricorreva la festa di San Pancrazio Martire, patrono della Parrocchia di Isola Farnese. Era la  festa patronale più importante della Parrocchia, in occasione della  quale tutti i parrocchiani cooperando insieme nella sua organizzazione avrebbero dovuto  essere chiamati a celebrare la propria gratitudine a Dio Padre per le numerose grazie che ha concesso all'intera comunità e a chiedere aiuto per le varie necessità per mezzo dell'intercessione di  San Pancrazio. 

Prima dell'arrivo del nuovo parroco don Massimo Consolaro, questa celebrazione non era consuetudine a Isola Farnese, per cui da quest'anno ne è stato dato l'avvio, aprendo le porte a tutti coloro che desideravano trovare uno spazio in cui poter dare il loro contributo.Aderendo all' invito del parroco ne è   scaturita un serie di incontri di preparazione da parte un gruppo di volontari che in breve tempo si è  visto aumentare  di numero. Sono stati creati sei gruppi di lavoro che si sono divisi in  compiti diversi : aspetti finanziari, ricerca di sponsor , organizzazione di una offerta gastronomica, organizzazione di  spettacoli di intrattenimento ,gestione di  aspetti burocratici , organizzazione di  aspetti logistici e, non da ultimi,   aspetti liturgici. Questi ultimi coordinati da una brava ed esperta Suor Elisabetta. Come risultato del lavoro di tutti ne è scaturito un programma articolato in quattro giorni ( 11-12-13-14 maggio) :  per gli aspetti liturgici ,   nei primi tre giorni ,  era prevista la Preghiera del Santo Rosario ed il Triduo di San Pancrazio , nella serata  di sabato la processione con la statua e le reliquie del Santo.   Per gli aspetti di intrattenimento nei giorni di venerdì , sabato e domenica , era prevista l'apertura di  stand gastronomici , esibizione di bande musicali , giochi per bambini e spettacolo pirotecnico.

Per dare esecuzione al programma è da sottolineare l'impegno e l'entusiasmo dimostrato  da parte di tutti i volontari , un encomio  particolare  a tutti coloro che sono riusciti a far finanziare la festa  da un numero notevole di sponsor, nonché quelli che hanno curato gli aspetti logistici adattando in particolare  l'interno  dell'area parrocchiale  per accogliere tutti gli eventi previsti . Un ringraziamento va ai proprietari del castello di Isola Farnese che hanno concesso l'uso dei propri terreni  per la sistemazione di un parco giostre e l'esecuzione dello spettacolo pirotecnico.
Nonostante le previsione  meteo non  buone, il programma , tranne qualche minore  eccezione, ha potuto svolgersi come previsto. Fin dalla prima sera l'area parrocchiale, risplendente anche della scenografia   di grandi luminarie , ha visto un discreto afflusso di gente attirata  dalle  esibizioni musicali e dalla presenza di un colorato mercatino distribuito in   spazi ben organizzati . Quello che ha attirato di più è stato certamente lo stand gastronomico gestito da un gruppo affiatato di signore impegnatissime  fine a tarde ore serali. L'ultima  sera   uno spettacolare  spettacolo pirotecnico  ha lasciato  stupiti e ammirati il pubblico  presente.

Dal punto di vista delle celebrazioni liturgiche   la chiesa si è  vista animarsi  di un discreto afflusso di fedeli che hanno partecipato alle varie funzioni previste. Le condizioni meteo non hanno purtroppo permesso l'esecuzione della tradizionale processione con la statua e le reliquie del Santo che comunque hanno  trovato posto di esposizione all'interno della chiesa, in occasione di una cerimonia sostitutiva di preghiera. Per fare un bilancio della festa patronale, superato  il concetto  del passato   di considerarla quasi  solo una semplice specie di “Sagra”, rientrando nell'ambito parrocchiale si   può dire che il momento è servito per  risvegliare un certo fervore spirituale in un borgo da tempo un pò assopito.  Un risultato spettacolare è comunque scaturito nello sviluppo  rapporti umani ,  è stata infatti l'occasione   per riunire  tante persone che magari   si vedevano  in  chiesa solo in occasione liturgiche e che magari  prima non si conoscevano,   persone che nell'ambito  della preparazione dei   festeggiamenti hanno stretto nuove amicizie. Quindi sono nati  momenti di aggregazione,  nella  speranza questo sia l'inizio della   creazione di una grande famiglia intorno ad una parrocchia   che da tempo ne sentiva l'esigenza.

Giacomo Picuno
 
 
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