«Cristo è Risorto! Sì, è veramente Risorto!»

La Messa del giorno di Pasqua in cattedrale presieduta dal vescovo Gianrico Ruzza

«Gesù è vivo poiché è risorto! Ci crediamo veramente anche noi? Riusciremo, come avvenne per gli abitanti di Gerusalemme, a sentire il cuore trafitto a tale annuncio?», la testimonianza dell'apostolo Pietro interpella ogni persona ha detto il vescovo Gianrico Ruzza nella Messa del giorno di Pasqua presieduta nella cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.

Il timore di Maria di Magdala davanti al sepolcro vuoto e la corsa dell'apostolo con l'altro che Gesù amava, Giovanni, per accertarsene, raccolgono le nostre domande davanti al «sì» del figlio Dio al Padre: «Possiamo dire che qui la grazia e la libertà si incontrano in un abbraccio amoroso. È l’abbraccio di Dio all’umanità, che intende liberare e salvare».

In quel «Vide e credette» raccontato dal vangelo di Giovanni il pastore ha sottolineato lo stupore che sempre deve accompagnare la vita dei cristiani, i quali posso così sperimentare quella «vita nuova» che ci fa «stare dalla parte della Verità e della Bellezza e di respingere il Male e le sue seduzioni». 

Perché «Chi crede nel Signore Risorto ottiene, infatti, il perdono dei peccati. Già da questa vita terrena inizia la nostra liberazione e si compie la nostra glorificazione: possiamo operare scelte e vivere gesti che parlino di amore e non di vendetta, che manifestino tenerezza e non aggressività, che inducano sentimenti di pace e non di odio. Sì, è possibile una vita “diversa”, pasquale, luminosa, sulle orme di Cristo che, scegliendo di essere rifiutato, torturato ed ucciso, ha permesso che noi entrassimo nella libertà e divenissimo luminosi e gioiosi».

La gioia della Pasqua, ha concluso il vescovo, sgorga dalla certezza che «la luce di Cristo non solamente toglie il potere ed il fascino alla morte, ma che irradia ogni giorno del nostro cammino con un fascio potente di luce e di bene. Per questo possiamo dirci: Cristo è Risorto! Sì, è veramente Risorto! Perché le parole non bastano per spiegare o per cogliere la profondità del Mistero, ma il cuore può traboccare di positività e di pace».

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