La celebrazione del 15 agosto a Santa Severa
Sì, la Beata Vergine Maria è per gli uomini così ineguagliabilmente tutta Santa e tutta Bella, da essere l’ideale perfezione della figura di Madre e Donna. Noi, possiamo solo ambire al ruolo di popolo suo devoto e come figli fedeli ne siamo fieri! D’altronde, chi non riconosce in Lei la propria Madre celeste, l’Avvocata, la Madre della Misericordia, la Consolatrice etc. poiché sono così tanti i suoi titoli che a Lei ci rivolgiamo per ogni bisogno spirituale e materiale, così come a Lei si rivolse il suo amatissimo Figlio Gesù alle nozze di Canaan; quindi questo rapporto materno-filiale tra noi e Lei, unisce e “segna” il cristiano indelebilmente e per sempre.
La devozione, antichissima sin dai tempi della Chiesa primitiva, verso Colei che col suo “Sì” all’Angelo ha cambiato le sorti dell’umanità, e ancora l’amore che nutriamo verso la nuova Eva poiché esempio di purezza, di nascondimento e del non apparire, Donna d’incondizionata obbedienza al Padre e non di libertà esecrabile, di concretezza materna rispetto a tanta indifferenza, di coerenza sempre praticata e soprattutto d’amore vero: ebbene, Maria Santissima merita questa devozione smisurata dei fedeli, senza nessuna ombra di dubbio. E se tante sono le feste e le solennità a Lei dedicate nel mondo e in Italia, sicuramente tra le più amate e frequentate nonchè attese, c’è quella dell’Assunzione al Cielo solennità del 15 Agosto, da sempre coincidente con la festa civile delle ferie dell’allora romano imperatore, Augusto: il Ferragosto come festa di mezz’estate, una sorta d’immaginario spartiacque tra vacanze e ripresa delle umane attività. Anche in Santa Severa, dopo gli ultimi anni trascorsi come tutti ben sappiamo tra tamponi e vaccini, contagi e quarantene, isolamenti e restrizioni e divieti di varia tipologia e, soprattutto, purtroppo, con sofferenze e lutti dolorosi, ora questo 2022 (sin dall’inizio della stagione primaverile/estiva) abbiamo osservato una sicura ripresa delle varie celebrazioni religiose. Non vedevamo il momento che ciò avvenisse! Così, anche noi, possiamo ritrovarci tutti dietro al suo simulacro, camminare dietro Lei nel pellegrinaggio terreno (e penitenziale) mariano dell’Assunta. Noi volontari della parrocchia guidati come sempre da d. Stefano, abbiamo ripreso ad organizzarci per attuare la nostra Processione dopo la solenne Santa Messa, come da tradizione santaseverina. La chiesa e il sagrato straboccanti di fedeli ha accolto tutta questa umanità nell’ideale abbraccio alla Vergine Maria. Questo popolo ha ascoltato in silenzio la Parola di Dio, ha cantato insieme al bravissimo Coro parrocchiale-Cristina all’organo e Vera, Loredana, Alessia, Ione, Simona, Luisa, Tonina, Giovanna, Luciana e Simona, ha pregato insieme a d. Stefano e, dopo la benedizione finale, si è messo ordinatamente in fila per strada dietro a Maria Santissima. Il Crocifisso e dietro le due bambine con la corona di fiori per i defunti, poi d. Stefano e, quindi, Lei l’Assunta portata a spalla e, ancora, il sindaco di Santa Marinella -avv. Pietro Tidei- col vicecomandante dei Cc locali LGT Giancarlo Tortoreto e i sottoposti, la CRI di Santa Severa, la Polizia Locale e tanti ma proprio tanti fedeli, come mai accaduto. Il santo Rosario e i canti mariani intonati, hanno accompagnato questa parte di cammino (come anche il restante tragitto) nello splendore dei colori del cielo all’imbrunire, fino alla prima sosta alla rotonda del lungomare dove sono stati menzionati i nostri cari scomparsi e mentre pregavamo la corona con la candela accesa, passata dalla terra alla sabbia e poi all’acqua del mare, veniva deposta al largo dal sempre presente in queste occasioni, Severino Tamburini. Ripresa poi la marcia verso il castello con il buio della sera che è sopraggiunto a rendere più suggestiva la nostra marcia mariana, ecco che si alternano i portatori e le portatrici che, con tenacia mai vista da noi, hanno insistito nella fatica; si entra al castello tra una folla di visitatori notturni che distinguono col segno della croce e poi la leggera salita fino alla chiesa di Santa Maria Assunta già pronta ad accoglierci: siamo affaticati, accaldati ma i nostri occhi esprimono intima e totale felicità nell’avere compiuto il cammino dell’Assunta. Anche d. Stefano partecipa di tutta questa gioia del popolo di Dio verso la Beata Vergine Maria Assunta, ed esprime i suoi ringraziamenti a tutti, laici e rappresentanti civili e militari, impartisce la benedizione e… se Dio vuole ci ritroveremo il prossimo 2023.
Alessandro Pielich