Ultimato il restauro del Cippo Funerario di Cornelio Procliano in Via Boccea
All’incrocio del ponticello di via della Storta con la via Boccea si trova il casale “Cascina di Sotto”. All’interno di questa proprietà si trova il Cippo Funerario eretto da Valeria Calpurnia in memoria del figlio quindicenne Quinto Cornelio Procliano (databile al secondo secolo d. C.). Ecco l’iscrizione: D(is) M(anibus) s(acrum) Q(uinto) Cornelio Procliano vixit annis XV mensib(us) VIII dieb(us) XII Valeria Calpurnia Scopele mater filio piissimo fecit.
L’iscrizione tradotta suona così: “D(is) M(anibus) S(acrum) QUINTO CORNELIO PROCLIANO VISSUTO 15 ANNI, 8 MESI, 12 GIORNI LA MADRE VALERIA CALPURNIA SCOPELE AL PIO FIGLIO FECE”. La pietra funeraria di Cornelio Procliano è parte della storia del nostro territorio ed è per questo motivo che l’ Associazione Cornelia Amtiqua, che svolge attività di ricerca e studio, recupero, conservazione e valorizzazione dei reperti archeologici, ne ha deciso il restauro. Noi dell’Associazione Cornelia Antiqua siamo perfettamente consapevoli che l’operazione di restauro è un’azione volta a ripristinare un oggetto storico e costituisce un atto unico e irripetibile. Con questa premessa e consapevolezza, l’Associazione ha incaricato il Dott. Marco Castracane e la Dott.ssa Angela Santoro ad eseguire, al meglio, tutte le operazioni per recuperare e riportare il Cippo Funerario all’antica bellezza.
Il cantiere per le operazioni di restauro è stato aperto nel maggio 2022. La prima fase è stata la “pulitura” della Pietra Funeraria che ha richiesto varie giornate di lavoro. Per la pulizia della pietra si è proceduto con l’applicare, su tutta la superficie e per varie volte, uno strato di biocida e lasciato agire per alcuni giorni, tramite l’applicazione di un telo. Con questo trattamento è stato rimosso lo sporco e disinfettate ed eliminate le eventuali cariche batteriche rimaste sulla superficie del Cippo Funerario. La fase di pulizia della pietra è stata completata con la rimozione delle alghe e licheni morti, presenti sulla superficie esterna, mediante l’utilizzo di spazzole morbide ed acqua. Quindi è stato applicato un impacco di cellulosa, imbevuta di carbonato di ammonio in soluzione satura, che ha portato ad un’ulteriore eliminazione dei materiali incongrui. Infine, grazie a successive operazioni di risciacquo, sono state eliminate tutte le particelle di cellulosa utilizzate per l’impacco e con esse, tutti i residui delle alghe e licheni che avevano provocato un annerimento del marmo.
Dopo aver eseguito le operazioni sopra descritte è stato possibile riportare la Pietra Funeraria alla sua bellezza originaria e, quindi, riconsegnarla al bene comune. Voglio evidenziare il fascino di questo monumento funebre che, oltre appartenere alla memoria del nostro territorio, è la sintesi e la testimonianza del dolore e dell’amore materno immutabile nei secoli. Si ringraziano la dott.ssa Roberta Pardi e la dott.ssa Chiara Scioscia Santoro della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, per aver supportato ed approvato il nostro progetto di restauro. In concomitanza con le operazioni di recupero dell’antico Cippo, sono state effettuate delle analisi chimico-fisiche eseguite dal Prof. Giovanni Visco e dalla Prof.ssa Maria Pia Sammartino, specializzati in chimica del restauro. Tali analisi hanno permesso di apportare un contributo scientifico, presentato in occasione del “Convegno Giovani Ricercatori”, svoltosi a Roma dal 20 al 23 giugno 2022, presso il dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza. Si ringraziano il Prof. Giovanni Visco e la Prof.ssa Maria Pia Sammartino, per aver svolto questo studio scientifico a titolo completamente gratuito. Riportiamo di seguito il titolo e gli autori del contributo scientifico che sarà pubblicato sul libro degli Atti del Convegno: Chemical-physical diagnostics propaedeutic to the conservative restoration of the Cippo Funerario of Quinto Cornelio Procliano (Emanuele Dell’Aglio, Maria Luisa Astolfi, Maria Pia Sammartino, Marco Castracane, Giovanni Visco, Luigi Campanella).
Tatiana Concas - Associazione Cornelia Antiqua