Un cammino equivale spesso a un cambiamento, e l’Istituto comprensivo Piazzale della Gioventù di Santa Marinella ormai da qualche anno sta percorrendo un sentiero fatto di attività di istruzione e formazione che hanno portato i ragazzi a crescere nella conoscenza, nell’inclusione e nella responsabilità.
La direttrice scolastica Velia Ceccarelli, e l’intero staff educativo e tecnico hanno promosso diverse attività con l’obiettivo di valorizzare la socialità tra gli alunni, che è di certo la migliore risposta alle numerose problematiche postpandemia.
«La forza dell’istituto sta nella squadra dei docenti, nell’unitarietà del progetto educativo e in una visione aperta al territorio a tante iniziative che ci permettono di fornire agli alunni un arricchimento dell’offerta formativa a tutto tondo» spiega la dirigente, «già dall’estate passata i progetti di vela, di calcio, di scacchi avevano lasciato la scuola aperta ai ragazzi per far riprendere loro tanta socialità mortificata, e l’enorme successo di accessi è stato il segnale che la strada tracciata era quella giusta: ritrovarsi finalmente».
Anche quest’anno scolastico è iniziato con grande entusiasmo, dall’infanzia alla secondaria, con tanti progetti di service learning con i quali l’insegnamento viene coniugato ad una presenza sul territorio dove le situazioni sono più difficili: anziani, disabili o altro. Gli alunni imparano giocando e collaborando, perché la scuola sarebbe nulla se rimanesse chiusa nelle quattro mura, se l’umanità dei ragazzi non uscisse a contagiare chi ne ha più bisogno.
Il torneo “Distinti e forti” la ”Corsa contro la fame” e il progetto E- Twinning con Castrum novum sono un esempio di scuola che permea il territorio, acquisendone energie positive. Ancora, le Stem, le discipline scientifiche come la robotica, hanno trovato spazio nell’integrazione didattica in presenza che continua ad essere ancora il caposaldo della scuola: «Abbiamo puntato anche sull’arte, sul teatro e sul canto discipline che ci permettono di lavorare molto sulle emozioni e sulla costruzione del sé», raccontano i docenti.
Anche le attività motorie giocano un ruolo fondamentale nel crescere civilmente: corsa, basket, calcio, badminton, tennis hanno fatto da contorno alle lezioni in aula. Ciò che ha reso indimenticabile questo anno scolastico, per la dirigenza, è stato lo sprint finale in cui si è tornati alla normalità, tra fattorie didattiche, Castrum Novum, Castello di Santa Severa, mare, visite di un giorno, campi scuola e viaggi d’istruzione fino a sei giorni. Il prossimo anno è già in cantiere, si lavora su entusiasmo e voglia di ritrovare calore e umanità.
All’istituto «Piazzale della Gioventù» di Santa Marinella sono tante le attività oltre quelle didattiche per favorire il dialogo con tutto il territorio
Demetrio Logiudice