La comunità di San Giovanni Battista di Cesano di Roma ha organizzato una Messa di Pentecoste invitando tutti i migranti cattolici che vivono sul territorio parrocchiale. Una celebrazione animata nelle letture e nei canti in cinque lingue: italiana, inglese, romena e spagnola, francese; davvero l’immagine di una Pentecoste apostolica.
«Nell’invocazione dello Spirito Santo - ha detto il parroco padre José Manuel Torres Origel ricerchiamo la luce della fede e la forza dell’amore di Cristo e per crescere nell’unità, nella diversità e nello spirito missionario, che faceva di tutti noi un corpo solo e una Comunità veramente Cattolica». L’assemblea ha pregato per l’Italia, Paese che ha accolto con amore tanti migranti, per i diversi Paesi di origine e in particolare per la fine delle guerre in Ucraina e nelle altre parti del mondo.
Sono stati presenti alla concelebrazione: il cappellano dei nigeriani e coordinatore delle comunità africane in lingua inglese, don Matthew Eze, un suo collaboratore, Don Nedu Edwin Lyca, il cappellano dei romeni, don Isidor Mirt, il coordinatore delle comunità latinoamericane in Italia, il colombiano don Luis Fernando López Gallego, della diocesi di Albano, il diacono Enzo Crialesi, direttore dell’Ufficio Migrantes di Porto-Santa Rufina. Per preparare la concelebrazione è stato creato un gruppo su WhatsApp, nel quale è emersa l’idea di organizzare un coro unico per la prossima Messa multilingue, prevista per settembre.
Nella parrocchia di Cesano ogni domenica, a parte le Messe in italiano, vengono celebrate: una Messa per la comunità cattolica nigeriana in inglese, una per quella romena e una per la comunità romena di rito grecocattolico. La seconda domenica del mese, al Borgo di Cesano, si celebra anche una Messa in lingua spagnola. Il processo di integrazione nella parrocchia, come ovunque, è molto complesso e richiede molto amore, pazienza, tenacia, creatività e atteggiamento missionario; ma soprattutto tanta vita eucaristica e tanta preghiera.