Come Mosé sul monte

I Canonici pellegrini al Santuario della Visitazione

«Questo nobile collegio si ritrova qui per pregare assieme a don Tommaso per ringraziare il Signore del suo servizio sacerdotale così lungo, fedele e appassionato», così il vescovo Ruzza ha salutato il Capitolo dei Canonici della cattedrale riunito in pellegrinaggio il 6 maggio presso il Santuario della Visitazione di Santa Marinella. Un'occasione per vivere insieme l'Eucarestia a mons. Tommaso Fanti, ospitato nell'oasi Tabor delle Ancelle della Visitazione. Lo storico parroco di Maccarese che ha compiuto da poco i 103 anni ha espresso gratitudine per la visita e la liturgia condivisa.

La conversione di Paolo è un'esperienza a cui devono guardare coloro che hanno il compito di assicurare la preghiera, ha detto il vescovo nell’omelia: «siamo chiamati a testimoniare al mondo l'incredibile, con quello stesso stupore di Anania che ci raccontano gli Atti degli apostoli». Un altro elemento da osservare, ha aggiunto il presule, è la trasformazione della rabbia di Paolo in gioia. «Da una vita di potere, di successo, ma tristemente votata alla morte, l'apostolo delle genti scopre una vita affaticata dalle prove, ma pienissima di Dio. È la vita piena della gioia».

Una terza osservazione il vescovo l’ha raccolta dal Vangelo di Giovanni quando Gesù afferma: «se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita». Solo testimoniando questa incredibile parola possiamo rispondere alla domanda di senso che alberga in ogni cuore. Noi siamo testimoni di questo compimento offerto a ogni donna e ogni uomo, la vita eterna che ci ha annunciato Gesù».   (RED. - s.c.)

 

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