Una memoria che è in benedizione
Il prossimo 20 febbraio in Cattedrale la Messa nel 50’ della morte del Cardinale Tisserant
Il 21 febbraio prossimo ricorre il cinquantesimo della morte del Cardinale Eugenio Tisserant. Verrà ricordato con una Messa in Cattedrale a La Storta Domenica 20 Febbraio alle 18.30 e lunedì 21 febbraio dal Capitolo dei Canonici con una celebrazione di suffragio alle ore 10.
Il Cardinale Tisserant può essere considerato come il padre fondatore della Diocesi nei tempi moderni. Avendo iniziato il proprio servizio pastorale nel 1946, all’indomani del conflitto mondiale, raccolse l’eredità di una Diocesi povera e con poche migliaia di abitanti sparsi in poco più di venti Parrocchie.
Tisserant si dedicò alla costruzione di nuovi luoghi di culto, a cominciare dalla Chiesa Cattedrale a La Storta, dedicata solennemente il 25 marzo dell’anno santo 1950. Promosse l’istruzione catechistica e il fiorire dell’Azione Cattolica e dell’associazionismo laicale, oltre naturalmente le vocazioni sacerdotali anche accogliendo sacerdoti da altre Diocesi, per poter garantire il servizio pastorale nelle comunità che, in conseguenza dell’urbanizzazione, crescevano di numero.
Nel 1957 presiedette il Sinodo diocesano ed ebbe la gioia di accogliere il Papa Pio XII che fece sosta nella Chiesa Cattedrale mentre si recava a Santa Maria di Galeria per l’inaugurazione della nuova Stazione della Radio Vaticana.
Grazie anche all’aiuto di validi Vescovi Ausiliari – Mons. Pietro Villa prima e Mons. Tito Mancini poi – il Cardinale Tisserant guidò la Diocesi per vent’anni, fino al 1966, riuscendo a coniugare i suoi impegni nelle varie Congregazioni romane con il servizio ministeriale diocesano.
Fu l’ultimo dei Cardinali Vescovi, perché il Papa Giovanni XXIII nel 1962 stabilì che le Sedi Suburbicarie avessero un Vescovo residenziale non Cardinale, e che il titolo suburbicario venisse conservato dai Cardinali dell’Ordine dei Vescovi, in senso spirituale e onorifico, senza responsabilità pastorali dirette.
La Diocesi fa grata memoria di questo illustre e grande Padre che si è speso generosamente nel ministero apostolico ed è stato per tutti segno della paternità di Dio.
d. roberto leoni
Tisserant – la vita
Eugenio Tisserant nacque a Nancy il 24 marzo 1884 e fu ordinato presbitero il 4 agosto 1907. Dopo gli studi presso l’Ecole Biblique di Gerusalemme con il Padre Lagrange, a soli 24 anni divenne conservatore di manoscritti orientali presso la Biblioteca vaticana, incarico che gli consentì di coltivare la sua passione per le lingue orientali e per l'archeologia.
Venne creato cardinale da Papa Pio XI nel concistoro del 15 giugno 1936; il successivo 19 giugno fu nominato segretario della Sacra Congregazione per la Chiesa che guidò fino al 1959. Il 25 giugno 1937 venne consacrato Vescovo dal Cardinale Eugenio Pacelli, futuro Pio XII.
Il 18 febbraio 1946 divenne cardinale vescovo della nostra Diocesi suburbicaria di Porto e Santa Rufina.
Cinque anni dopo, nel 1951, divenne Decano del collegio cardinalizio. Come cardinale decano della Chiesa cattolica presiedette il Consiglio di Presidenza del Concilio Vaticano II e due conclavi, quello del 1958 che elesse papa Giovanni XXIII e quello e del 1963 che elesse papa Paolo VI.
Nel 1954 consacrò l'Arcivescovo eletto di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI. Papa Pio XII nel 1957 lo nominò Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa e nel 1961 Gran Maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel 1961 fu eletto membro dell'Académie française, succedendo al fisico Maurice de Broglie. Nel 1964 accompagnò Paolo VI nei suoi viaggi in Terrasanta e in India.
A seguito del motu proprio Suburbicariis Sedibus dell'11 aprile 1962 e del motu proprio Ecclesiae Sanctae del 6 agosto 1966, rinunciò al governo pastorale della diocesi di Porto e Santa Rufina il 17 novembre 1966, conservando il titolo della Diocesi e divenendo il primo dei Cardinali titolari (dopo di lui il Card. Marella, il Card. Casaroli, il Card. Etchegaray ed ora il Cardinale Beniamino Stella). Tisserant si dimise da ogni incarico il 27 marzo 1971; morì ad Albano il 21 febbraio 1972.
Dopo i solenni funerali nella Basilica Vaticana, presieduti da papa Paolo VI, Tisserant fu sepolto nella Chiesa Cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, che egli stesso aveva fatto costruire a La Storta.