Nonostante l’emergenza sanitaria, ancora quest’anno si rinnova la consuetudine di ricordare l’esperienza spirituale vissuta a La Storta da Ignazio di Loyola. Egli a metà di novembre del 1537 scendeva a Roma lungo la via Francigena con altri due giovani preti per presentare al papa Paolo III il progetto di fondare la Compagnia di Gesù. Nella sosta di preghiera presso la cappella ancora esistente sulla via Cassia ebbe la visione della Santissima Trinità col figlio recante la croce sulle spalle che lo rassicurò dicendogli: «Io a Roma vi sarò favorevole».
Quell’esperienza viene ritenuta da sempre come decisiva per la nascita dei gesuiti, i quali ancora oggi si recano in pellegrinaggio in tale luogo memoriale di quel fatto tanto significativo. Per mantenere vivo il ricordo di tutto ciò il 14 novembre alle ore 10.30 presso la cappella della Storta ci sarà una preghiera con la lettura del racconto dell’esperienza vissuta da sant’Ignazio e trasmessa ai posteri da Pietro Favre, uno dei suoi compagni di viaggio. A seguire una processione condurrà i fedeli alla cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, posta sul colle accanto.
Qui, al culmine della mattinata celebrativa, verrà officiata la Messa domenicale delle ore 11, nella quale si renderà grazie a Dio per i doni concessi all’illustre pellegrino. Questa “festa della Visione” è il tentativo di dare un’anima al territorio della “zona Cassia” sottolineandone un elemento identificativo. Ciò è importante per tali quartieri a nord di Roma che, in così pochi anni, si sono trasformati da borghi agricoli della campagna romana a popolose periferie della grande città.
Giuseppe Colaci, parroco